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Come cambia l’IVA in Italia
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Oggi, invece, il Parlamento si è riunito per discutere in merito ad alcune questioni che sarebbero stata lasciate volutamente fuori dalla manovra affinché costituiscano il nucleo di ulteriori riforme strutturali. Stiamo parlando, ovviamente, delle leggi costituzionali sull’abolizione, completa, delle province (le cui competenze passerebbero alle regioni) e sul dimezzamento del numero di deputati e senatori.
Come che sia, comunque, la manovra finanziaria costa (e costerà ancora di più una volta entrata a regime) e peserà, indistintamente, su ogni famiglia italiana. Dell’argomento, come ricorderete, avevamo già parlato qualche tempo fa, ribadendo come la manovra fosse una stangata da 1.500 euro a famiglia.
Oggi, invece, vediamo punto per punto quali capitoli di spesa aumenteranno più degli altri, perché subiranno questa crescita e quali dovrebbero essere le misure più efficaci per affrontare il peso della manovra.
La decisione di porre la fiducia sulla questione delle modifiche alla manovra finanziaria 2011 si è resa necessaria, secondo i portavoce della maggioranza, poiché ieri pomeriggio (6 settembre 2011) il Consiglio dei Ministri al completo avrebbe approvato, in tutta fretta e a discussione cominciata, un maxi-emendamento che avrebbe, ancora una volta, sconvolto il testo della finanziaria 2011-2014.
Per cercare di fare chiarezza noi di Politikos pubblichiamo, dopo il salto, sia il testo del decreto legge originario, così come promulgato in data 13 agosto 2011, sia l’emendamento al disegno di legge di conversione approvato nel tardo pomeriggio di ieri.
Da li, nel caso in cui trovasse il pieno appoggio dei senatori, passerà poi alla Camera.
La cosiddetta mini-stretta sulle pensioni, la norma che non avrebbe più consentito, sin dal 1° gennaio 2012, di poter riscattare gli anni di laurea o di militare per poter andare in pensione prima del tempo (fermo restando la possibilità di farlo per incrementare l’importo dell’assegno pensionistico) e che avrebbe portato nelle casse dello Stato circa 1,5 miliardi di euro entro il 2014 (circa 110.000 persone coinvolte ogni anno), sarebbe già saltata.
Ma sarà davvero così? A dircelo, sarete voi, se avrete l’accortezza di commentare questi nostri articoli sull’argomento.