politica economica
Tremonti daccordo con bossi sulla situazione bancaria
Le casse di risparmio italiane durante gli anni ’80 potevano garantire il credito a tutte le piccole e grandi imprese che hanno reso l’Italia forte. Oggi tutto questo non c’è più e il senatur si dice daccordo con Tremonti sulla possibilità di nazionalizzare le banche a patto che queste possano aiutare le famiglie e le imprese oggi in forte difficoltà.
Tremonti ribatte di essere favorevole a non aiutare tutti quei banchieri che nel passato hanno fallito e che sono la causa, anche se parziale, della crisi che il mondo sta vivendo.
No al sussidio per i dipendenti licenziati
Silvio Berlusconi ha subito fatto notare che la crisi che sta subendo il nostro paese non è così nera come la vogliono dipingere i media e che la situazione può migliorare mantenendo, chi può, un atteggiamento ottimista e continuando a spendere.
Obama promette di dimezzare il debito americano
Una delle sue peculiarità, infatti, è una forte fiducia in sè stesso e nelle sue capacità e soprattutto un grande ottimismo verso il futuro, alimentato dalla sua voglia di cambiare l’America e di migliorare la vita dei suoi cittadini.
Assegno postdatato rimane illegale
Come afferma il R.D. del 21 dicembre 1933, n. 1736 l’assegno è pagabile a vista pertanto se una persona si presenta in banca con un assegno trasferibile (coperto) superiore a 5000 euro che mostra una post-data può ricevere il denaro con una sanzione amministrativa fino al 40% dell’importo, la banca deve comunicare l’irregolarità all’Unità di informazione finanziaria o alla Guardia di Finanza entro un mese dalla data dell’operazione, pena fino al 30% dell’importo dell’operazione.
Per fronteggiare la crisi, il governo ricorre alle regioni
Da questo dato si evince che a seguito di un fallimento vi è la forte probabilità di licenziamenti che producono inevitabilmente un danno alle casse dello stato che, come sappiamo, elargisce i cosiddetti ammortizzatori sociali.
Nuove regole per i proprietari di cani (terza parte)
Innanzitutto, nei primi sessanta giorni dalla nascita oppure nei primi trenta dall’accoglimento nel nucleo familiare di un randagio, il cane deve essere identificato. È infatti obbligatorio registrarlo all’Anagrafe canina, presso la ASL competente per territorio, e imporgli un segno di riconoscimento permanente (un microchip sottocutaneo oppure un tatuaggio).
I cani di piccola dimensione possono viaggiare sul treno solo se tenuti in una gabbietta; quelli medio-grandi possono stare al fianco del padrone ma essere dotati di guinzaglio e museruola.
Sconto sui mutui con avvio difficile
Il discorso però vale solo per le abitazioni non di lusso e purché i mutui siano stati stipulati entro il 31 ottobre scorso. Occorre inoltre che al momento della firma del contratto il tasso non fosse superiore al 4%, e dunque che l’incremento si sia verificato solamente in seguito.
Carta acquisti, in arrivo le proroghe
La stima del ministero, infatti, ammonta a circa un milione e trecentomila famiglie di potenziali beneficiari, contro le circa quattrocentomila richieste che erano state esaudite fino al 31 dicembre.
Veltroni a tutto campo
L’ex-sindaco di Roma giudica Silvio Berlusconi “inadeguato” a governare questo Paese: mentre infatti si sta abbattendo sull’Italia una profonda crisi “che cambierà la vita di centinaia di migliaia di italiani”, il premier ha preferito “ricevere a Palazzo Chigi le gemelle dell’Isola dei Famosi”, quasi come se fosse “un appuntamento istituzionale inderogabile”.
Dalle parti sociali giudizi altalenanti sul decreto
La Marcegaglia apprezza le aperture sulla deducibilità dell’IRAP e il potenziamento della detassazione dei premi sulla produttività, ma si aspetta molto di più in altri settori, a partire dall’energia. Per la rappresentante degli industriali, l’Italia dovrebbe accelerare il suo ritorno al nucleare (“Un’opzione voluta ormai da metà degli italiani”), al fine di ridurre la dipendenza dall’estero e i costi complessivi dell’approvvigionamento energetico.
Tetto sugli interessi per la prima casa
E mentre la prima misura aveva una finalità sostanzialmente dilatoria, questa seconda presenta invece risultati ben più pratici: in nessun caso il tasso d’interesse a carico del mutuatario può superare il 4%.