È però necessario aver fruito di redditi di determinate categorie nel 2008 (per esempio, di lavoro dipendente) e non incorrere, allo stesso tempo, in nessuna delle cause di esclusione previste (i titolari di partita IVA, ad esempio, sono esclusi).
politica economica
Taglio dell’IVA, difficile attuarlo in Italia
Il Tremonti anglosassone, tale Alistair Darling, presenterà quest’oggi il suo piano fiscale nel corso del G-20 che si sta ora tenendo a Washington.
Ma come può uno Stato privarsi di così tanti introiti in questo momento di crisi acuta?
La risposta è semplice, e può apparire anche banale: le Sterline non incassate tramite VAT, verranno riscosse con l’innalzamento delle aliquote fino al 40-45% rispetto a quelle attuali, per tutti quei cittadini il cui reddito superi le 150mila Sterline annue, pari a 176mila Euro.
Tremonti pensa alle prossime mosse
Sembra ormai certo che una delle misure che circolavano nei giorni scorsi sia da escludere: si tratta della detassazione delle tredicesime, che consentirebbe agli italiani un minimo di respiro in un periodo così critico; ma sfortunatamente appare una misura troppo costosa per le casse dell’Erario, e dunque è un’ipotesi già accantonata.
È invece probabile la riduzione degli acconti di novembre di tre o quattro punti percentuali: la misura (di entità pari a due miliardi) avrebbe solo un valore temporaneo, in quanto com’è ovvio pagare meno imposte in acconto oggi significherà pagarne di più a saldo domani. Però per le famiglie e le imprese sarebbe comunque cosa gradita, con tutta probabilità.
Piano Sacconi per il rilancio
Innanzitutto, suggerisce Sacconi, occorre rafforzare la partnership internazionale per individuare soluzioni condivise dalle altre potenze economiche del pianeta. In questo senso, le dichiarazioni di principio del recente G20 a Washington sono di grande rilievo. In secondo luogo, è necessario operare per garantire la stabilità dei mercati finanziari e dei soggetti che vi operano, in un sistema di regole e di trasparenza. È poi indispensabile ridare ossigeno alle nostre imprese, garantendogli il ricorso alla liquidità in un periodo come questo in cui le banche sono estremamente restie a concedere prestiti.
McCain tradito dai repubblicani
L’utimo di questi è stato Charles Mathias, ex senatore del Maryland, a cui si aggiungono poi l’ex segretario di Stato Colin Powell e l’ex governatore del Massachusetts William Weld.
Proposte del PD contro la crisi
A questa contestazione risponde il governo-ombra del Partito Democratico, con la presentazione di un pacchetto di proposte coordinate da Pierluigi Bersani, tutte centrate sull’argomento dell’attuale fase di recessione economica.
Il pacchetto è stato presentato in una conferenza-stampa dallo stesso Bersani e dal segretario Walter Veltroni, e sarà inoltrato prossimamente ai colleghi della maggioranza nei prossimi giorni per una loro valutazione.
La delusione dei conti dormienti
Entro il 16 dicembre prossimo, infatti, dovrebbero affluire nelle casse del ministero le risorse provenienti dai famigerati conti dormienti, ossia tutti quei depositi a risparmio e quei conti correnti bancari e postali non movimentati in alcun modo dai legittimi titolari negli ultimi dieci anni.
Le previsioni fatte a suo tempo dal ministero parlavano di cifre da capogiro, che si aggiravano ai dieci miliardi di euro.
Nuove misure contro la crisi finanziaria
L’iniziativa è stata concordata nel vertice di Parigi di alcuni giorni fa (il secondo nel giro di una settimana) che ha visto riuniti i leader dei quindici Paesi europei aderenti all’euro. Le iniziative messe in campo, comunque, sono state concordate anche con i rappresentanti istituzionali anche degli altri paesi europei e degli Stati Uniti, come ribadito appena lunedì 13 a Washington nell’incontro fra il nostro premier Silvio Berlusconi e il presidente americano George W. Bush.