Rivoluzione, che, ormai sarebbe universalmente noto, avrebbe riguardato, anche e soprattutto, il welfare e, in particolar modo, gli ammortizzatori sociali che, a partire dal 2017, andranno ad affiancare la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.
► RIFORMA DEL LAVORO SFATA IL MITO DELL’ARTICOLO 18
Rivoluzione, che, ormai sarebbe universalmente noto, avrebbe riguardato, anche e soprattutto, il welfare e, in particolar modo, gli ammortizzatori sociali che, a partire dal 2017, andranno ad affiancare la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.
Uno di questi, sicuramente uno dei più importanti e, per l’appunto, rivoluzionario, non fosse altro poiché verrebbe finanziato grazie all’aumento dell’1,4% delle aliquote contributive dovute da tutti i datori di lavoro in relazione a tutti i lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo determinato, è comunemente noto grazie all’acronimo ASPI che, come voi tutti sicuramente saprete, starebbe per Assicurazione Sociale Per l’Impiego.
► RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO
In cosa consisterà, però, codesto nuovo ammortizzatore sociale? Come e in quale misura verrà erogato e, soprattutto, chi potrà goderne?
A tutte queste domande cercheremo ora di rispondere grazie alla nostra breve, ed esaustiva, guida all’ASPI
BENEFICIARI ASSICURAZIONE SOCIALE PER L’IMPIEGO
Cominciamo col dire che moltissime categorie di lavoratori, dai lavoratori agricoli a quelli autonomi, sarebbero stati esclusi dal nuovo strumento di sussidio alla disoccupazione che, infatti, si applicherà esclusivamente ai lavoratori:
– dipendenti (anche della Pubblica Amministrazione o assunti con contratto di lavoro a tempo determinato)
– apprendisti
– soci di una qualsiasi cooperativa
Detto questo ribadiamo come l’accesso all’ASPI non sarà automatico e come per goderne, invece, sarà necessario aver maturato:
– non meno di due anni di anzianità assicurativa
– non meno di un anno di anzianità contributiva nell’arco del biennio precedente alla richiesta di disoccupazione
EROGAZIONE ASSICURAZIONE SOCIALE PER L’IMPIEGO
A partire da domenica 1 gennaio 2017, ovverosia dalla data di entrata in vigore ufficiale dell’Assicurazione Sociale Per l’Impiego, giacché il periodo compreso tra il 2013 ed il 2016 sarebbe a tutti gli effetti da considerarsi quale un periodo, provvisorio, di transizione e messa a punto dell’ammortizzatore sociale oggi alla nostra attenzione, l’ASPI verrà erogata per un massimo di:
– 12 mesi, nel caso in cui il lavoratore licenziato abbia meno di 55 anni di età
– 18 mesi, nel caso in cui il lavoratore licenziato abbia più di 55 anni di età
IMPORTO ASSICURAZIONE SOCIALE PER L’IMPIEGO
Concludiamo questa breve guida indicando l’ammontare massimo dell’Assicurazione Sociale Per L’impiego, calcolato sulla media degli importi netti percepiti dal lavoratore in busta paga, e che in nessun caso potrà mensilmente superare:
– il 75% della retribuzione mensile mediamente percepita dal lavoratore nel caso in quest’ultima sia inferiore ai 1.180 euro
– il 75% della retribuzione mensile mediamente percepita dal lavoratore nel caso in quest’ultima sia superiore ai 1.180 euro (ed al quale dovrà aggiungersi, in questo particolare caso, il 25% della differenza tra l’importo effettivamente percepito in basta paga dal lavoratore ed il tetto massimo dei 1.180 euro stabilito dal legislatore).