Il Tesoro, contro ogni aspettativa, sarebbe infatti riuscito a collocare sia i 3 miliardi di euro di CTZ in scadenza a maggio 2014 sia i 750 milioni di euro di BTP, indicizzati all'inflazione, in scadenza a metà 2016 e metà 2019.
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Il Tesoro, contro ogni aspettativa, sarebbe infatti riuscito a collocare sia i 3 miliardi di euro di CTZ in scadenza a maggio 2014 sia i 750 milioni di euro di BTP, indicizzati all’inflazione, in scadenza a metà 2016 e metà 2019.
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Ciò avrebbe causato un positivo abbassamento dei tassi di interesse, con la sola esclusione dei BTP in scadenza nel 2019, che avrebbe riportato il valore dei CTZ intorno al 3%, rispetto al 4,86% registrato a luglio 2012, ed i BTP indicizzati all’inflazione intorno al 3,5% rispetto al 5% registrato a luglio 2012.