Un provvedimento, dunque, non da poco e che avrà il merito, incontestabile e di fondamentale importanza, di garantire l'adeguata ripresa dei consumi che, mai come in questo travagliato e complicato 2012, sarebbero stati così bassi sin dall'inizio della crisi economica e finanziaria cominciata nel lontano 2008.
► RIFORMA DEL LAVORO SFATA IL MITO DELL’ARTICOLO 18
I tagli più consistenti, stando a quanto sarebbe possibile appurare dalla lettura delle prime bozze del decreto Spendig review che il Governo Monti produrrà, con ogni probabilità, entro e non oltre la fine di luglio 2012, se non ancor prima secondo gli ottimisti, dovrebbero riguardare gli statali e, più in generale, tutta la Pubblica Amministrazione, nonché il Servizio Sanitario Pubblico che, senza scendere nei dettagli, dovrebbero subire una completa e definitiva riorganizzazione, anche grazie al licenziamento piuttosto che alla messa in mobilità di centinaia di dipendenti, che porterà alla razionalizzazione estrema di tutte le spese e di tutti i costi.
A cosa servirà codesta imponente spending review? Anche, e soprattutto, ad evitare, o per lo meno ritardare, l’aumento di ben due punti percentuali dell’aliquota ordinaria e dell’aliquota ridotta dell’Imposta sul Valore Aggiunto che, attualmente, dovrebbero entro ottobre passare dal 21 al 23% e dal 10 al 12%.
► RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO
Un provvedimento, dunque, non da poco e che avrà il merito, incontestabile e di fondamentale importanza, di garantire l’adeguata ripresa dei consumi che, mai come in questo travagliato e complicato 2012, sarebbero stati così bassi sin dall’inizio della crisi economica e finanziaria cominciata nel lontano 2008.