L'introduzione, a livello nazionale, del super-ticket di 10 euro avrebbe portato ad un incremento medio del costo per una singola prestazione sanitaria di ben 14 euro.
Tra questi vi sarebbero da segnalare, come effettivamente avrebbe in questi giorni fatto il prestigioso Quotidiano Sanità basandosi sui dati ufficiali elaborati dal Ministero della Salute, dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, dall’ISTAT e da numerosi altri enti istituzionali nazionali e locali, quelli relativi all’aumento della spesa sanitaria che, nel 2012, riguarderà ogni cittadino italiano che, per tipologia di servizio usufruito e reddito annualmente percepito, sarebbe da considerarsi non esente.
I ticket relativi alle prestazione sanitarie basilari, quali fruizione di visite mediche, analisi di laboratorio e servizi di pronto soccorso in regime di non emergenza/urgenza, subiranno un’incremento medio pari a 14 euro in virtù dell’introduzione, a livello nazionale, del super-ticket da 10 euro che porterà ad un aumento della spesa sanitaria pro capite pari a 140 euro annui.
Particolarmente interessanti risultano essere, a tal proposito, le soluzione adottate dalle singole Regioni per l’implementazione del nuovo ticket nazionale che, se in alcune circostanze hanno introdotto sostanziose esenzioni in considerazione della tipologia di prestazione goduta o del reddito del contribuente, in altre hanno applicato la direttiva nazionale sic et simpliciter.
Solamente la Valle d’Aosta e le province autonome di Trento e Bolzano avrebbero deciso di non far pagare ai propri cittadini alcuna maggiorazione con la consolazione, per i contribuenti italiani residenti in differenti realtà geografiche, che all’aumento dei prezzi dei farmaci nel 2011 non ne seguirà un altro nel 2012.