All’ordine del giorno, infatti, sono finite le agevolazioni fiscali 2011 e, più in generale, tutte le agevolazioni solitamente concesse dal governo del Bel Paese che, a breve, rischiano di subire un taglio lineare ed indiscriminato causando una possibile recessione.
Inoltre, sebbene una decisione di codesto tipo sia, com’è naturale, politica, non esisterebbero i presupposti finanziari per l’applicazione della suddetta riforma giacché moltissime delle entrate previste nei prossimi anni dovranno coprire l’ingente decreto legge 13 agosto 2011 n° 138 e, dunque, si ritroverebbe scoperta e spiazzata.
Sarebbe meglio, come affermavamo noi nel nostro articolo “L’economia reale continua a crescere“, farla finita con la proposta di soluzioni inadeguate e temporanee, a carico delle fasce medio basse della popolazione, per cercare di tassare il più possibile, ma in maniera equa, congrua ed intelligente, i beni reali o personali tralasciando, per il momento, le imprese o il reddito.