Un buco di 545 miliardi euro è l'ammontare del credito che il fisco italiano ha nei confronti dei contribuenti. I dati dell'evasione fiscale in Italia sono ancora molto alti
Un buco di 545 miliardi euro è l’ammontare del credito che il fisco italiano ha nei confronti dei contribuenti. I dati dell’evasione fiscale in Italia sono ancora molto alti. Ma ormai il fisco italiano è in grado di conoscere le nostre spese e i saldi del conto corrente bancario, quello che manca sono i dati sul movimento del denaro. Il totale delle entrate e delle spese dell’anno registrate sul conto bancario, i depositi a risparmio, le obbligazioni, le azioni, gli investimenti in fondi comuni, i buoni postali. Tutto questo infinito mondo del denaro dal 31 ottobre sarà finalmente più chiaro all’Agenzia delle Entrate con la messa a punto dell’anagrafe dei conti bancari che, come afferma il direttore dell’Agenzia Attilio Befera, servirà ad avere tutte le banche dati necessarie a disposizione e incrociarle in modo da ottenere indicazioni migliori in totale rispetto della privacy dei cittadini.
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L’evasione fiscale e l’anagrafe dei conti bancari
Con l’entrata a regime dell’anagrafe dei conti correnti prevista per il 31 ottobre per il Fisco Italiano sarà molto più facile scoprire potenziali evasori. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera però tende a precisare che non basta incrociare i dati per combattere la piaga dell’evasione fiscale, ma bisogna intervenire anche con strumenti alternativi al fisco stesso e questo è compito della Politica che deve impegnarsi in maniera determinata sia dal punto di vista della giustizia che dal punto di vista sociale. Il problema dell’evasione del resto necessita inteventi di sburocratizzazione che facciano del fisco italiano un amico dei contribuenti e non solo un controllore senza scrupoli che mette il naso nelle faccende private degli italiani.
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