Fisco record con prelievo fino al 55%

di Gianni Puglisi Commenta

Secondo il Presidente della Confcommercio è necessaria una terapia d’urto attraverso una riduzione della tasse che da un lato liberi finalmente l’economia, e dall’altro sostenga la crescita.

Nel nostro Paese i consumi e gli investimenti sono zavorrati da una pressione fiscale che, per chi paga le tasse onestamente, è arrivata al 55%. A farlo presente è stato Carlo Sangalli, Presidente della Confcommercio, nel corso di un convegno dal titolo “Liberare l’economia: meno tasse più crescita” tenutosi a Roma.

Secondo il Presidente della Confcommercio è necessaria una terapia d’urto attraverso una riduzione della tasse che da un lato liberi finalmente l’economia, e dall’altro sostenga la crescita.




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A tal fine per il Presidente della Confcommercio serve un impegno fortissimo riducendo da un lato le aliquote a chi paga le tasse, e dall’altro migliorando la lotta all’evasione ed all’elusione senza tralasciare i tagli alla spesa pubblica inefficiente ed improduttiva.

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In questo modo si attiverebbe un ciclo virtuoso che avrebbe come primo fattore scatenante quello di riportare la fiducia tra le imprese ed i lavoratori con ripercussioni chiaramente positive sul ciclo economico e sulla sostenibilità della crescita nel medio e nel lungo termine. D’altronde non esiste economia industrializzata dove ci sia crescita economica senza un adeguato clima di fiducia da parte dei consumatori e delle aziende.