Gli investimenti diretti (ovverosia quella parte di spese, in conto capitale, che ogni Comune italiano riserverebbe allo scopo di programmare e realizzare la costruzione delle più differenti infrastrutture) effettuati dai Comuni durante l'arco temporale analizzato sarebbero diminuiti del 17,7%.
► RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO
Nonostante, infatti, le tasse locali siano andate costantemente aumentando, tanto che, dal 1991 al 2010, sarebbero cresciute in media del 116,5% (sebbene al Sud, in termini di impatto dei tributi locali sul Prodotto Interno Lordo pro capite, codeste tasse siano addirittura triplicate passando dai 121 euro annui pagati nel 1991 ai 300 euro annui pagati nel 2010), i servizi offerti dalle amministrazioni comunali sarebbero andati via via scemando sia in termini di quantità che, soprattutto, in termini di qualità.
► CHI SONO GLI ESODATI ITALIANI E QUAL E’ IL LORO DRAMMA
In particolar modo, stando a quanto avrebbero potuto appurare gli esperti della su indicata SVIMEZ, gli investimenti diretti (ovverosia quella parte di spese, in conto capitale, che ogni Comune italiano riserverebbe allo scopo di programmare e realizzare la costruzione delle più differenti infrastrutture) effettuati dai Comuni durante l’arco temporale analizzato sarebbero diminuiti del 17,7%.