Mario Monti annuncia l’approvazione della manovra salva-Italia

Nel tardo pomeriggio di ieri, come ormai molti sapranno, la cosiddetta manovra salva-Italia, definizione coniata dallo stesso Esecutivo il cui scopo, in questo modo, è stato quello di segnalare la distanza dai precedenti governi, emanatori di manovre salva qualcosa ma mai efficaci al 100%, è stata approvata con grande compiacenza sia delle forze istituzionali europee sia dei mercati che stamane, in apertura, hanno decisamente brillato riducendo la distanza tra BTP e Bund.

Dettagli manovra economica salva-Italia

La manovra economica cosiddetta salva-Italia, chiesta a gran voce dall’Europa tutta affinché il nostro Paese potesse riconquistare quei fondamentali di fiducia, solidità e stabilità economico-finanziaria del passato, è stata finalmente approvata e, diventando operativa a tutti gli effetti, se ne conoscono, nel dettaglio, tutte le principali caratteristiche.

PROPOSTE CONCRETE PER USCIRE DALLA CRISI

Governo riduce acconto Irpef 2011

Novembre è notoriamente il mese di tasse, infatti entro il la fine del mese milioni di contribuenti dovranno versare l’acconto dell’IRPEF, l’imposta sulle persone fisiche, relativa all’anno 2011. Per quest’anno il Dipartimento delle Politiche fiscali fa sapere che in seguito al decreto firmato dal neo presidente del Consiglio Mario Monti il 21 novembre, in occasione del primo consiglio dei ministri, quest’anno l’acconto sulle imposte dovute per l’anno 2011 sarà più leggero, solo l’82% rispetto al precedente 99%, con un differimento di ben 17 punti percentuali.

Mario Monti in missione a Bruxelles

Oggi Mario Monti ha fatto il suo debutto a Bruxelles in qualità di Presidente del Consiglio.
Nel suo primo intervento ufficiale il Premier ha voluto sottolineare la totale condivisione da parte del Governo italiano delle misure chieste dall’Europa per uscire dalla crisi, misure che, ha precisato Monti, dovevano essere prese già da tempo, rassicurando i rappresentanti dei paesi dell’Unione che ci sono le condizioni perché l’Italia affronti in maniera “incisiva” la sfida delle riforme.

Programma politico Governo Monti

Dopo esserci interessati, per così dire superficialmente, della vicenda Mario Monti, segnalando i video delle prime dichiarazioni ufficiali nonché le impressioni nazionali ed internazionali sulla funzionalità di un governo tecnico guidato dall’illustre economista nonché Senatore a vita, è bene scendere nei dettagli della questione politica attuale cercando di spiegare, per quanto sia possibile, il programma politico del Governo Monti.

Cos’è la legge di stabilità

Si fa molto parlare, in questi ultimi giorni, dei molti problemi che, su più fronti, il Governo italiano si è ritrovato nella spinosa situazione di dover risolvere entro la fine dell’anno.

Oltre a cercare di riconquistare la fiducia perduta, così da riguadagnare il prestigio internazionale di cui la nostre nazione ha sempre goduto, o a cercare di convincere gli alleati europei della bontà delle riforme economico-finanziarie con le quali il nostro Paese intende risolvere la crisi da debito sovrano grazie alla lettere all’Europa in materia di pensionamento.

Lettera all’Europa in materia di pensionamento

Ci stiamo occupando, quest’oggi, della documento d’intenti grazie al quale il governo italiano avrebbe spiegato, all’Unione Europea, come intende muoversi pur di uscire, definitivamente, dalla crisi da debito sovrano, ottenere il pareggio di bilancio, così come previsto dal decreto legge 13 agosto 2011 n° 138, entro il 2013 e sanare, finalmente, il buco del debito pubblico italiano.

Lettera all’Europa in materia di licenziamenti

In questi ultimissimi giorni è stata presentata, dal governo italiano, una lettere d’intenti, rivolta all’intera Unione Europea, grazie alla quale rendere partecipi i Paesi membri della reale situazione di disagio vissuta dall’Italia, dei provvedimenti già adottati per la risoluzione dei più gravi problemi e per quelli che, dovessero rendersi necessari, saranno a breve presentati così da ottenere il plauso ed il sostegno dell’intera zona euro e, dunque, riceverne, ove servissero, anche aiuti finanziari che soprassiedano la speculazione in atto sul mercati mondiali, nel confronti del nostro Paese, a causa della continuo donwgrade cui è stato sottoposto nell’ultimo mese.

L’ITALIA HA PERSO LA FIDUCIA

La bellezza di pagare le tasse

Molti italiani si dimenticano, a dire il vero molto spesso, non solo dell’importanza di pagare le tasse, bensì anche della bellezza di un tale atto di civiltà che non dovrebbe essere dovuto bensì esperito con gioia.

Ne parliamo oggi poiché, nel corso dell’estate, sarebbero stati divulgati i dati di un’interessante ricerca condotta dalla Banca d’Italia, purtroppo passata sotto tono, che chiedeva, ad un considerevole campione di popolazione, se fosse disponibile a subire un discreto aumento della pressione fiscale.

La risposta, sorprendentemente, è stata, nella maggior parte dei casi, decisamente positiva.

Corte dei Conti boccia riforma fiscale

Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti, avrebbe definitivamente bocciato, riferendo oggi sull’argomento presso la commissione Finanza della Camera dei Deputati, il ddl delega al governo per le riforme fiscali e previdenziali che, oltre ad essere impreciso nelle proprie definizioni, è stato giudicato irrealizzabile, poiché eccedente la copertura finanziaria attualmente disponibile, nonché sbagliato, nelle intenzioni date dal legislatore, poiché causerebbe ulteriori rallentamenti alla crescita economica, di cui l’Italia ha un disperato bisogno per il raggiungimento degli ambiziosi target fissati dalla manovra finanziaria 2011, o una vera e propria recessione.

L’Italia ha perso la fiducia

Il tema caldo di questi giorni, che sta scuotendo le piazze, le strade i convegni e qualunque altro luogo nei quale si ritrovino politici ed economisti italiani, è sicuramente quello della grave situazione economico-finanziaria nella quale versa il Bel Paese, incapace, nonostante ne abbia i mezzi, di uscire da una crisi che, venissero accantonati i frazionamenti tipici della politica italiana, potrebbe essersi già risolta grazie all’adozione di misure efficaci, condivisibili e condivise dalla totalità delle istituzioni nonché della popolazione.

FITCH VEDE AL RIBASSO IL PIL ITALIANO