L’allarme di Confindustria

Durissimo affondo del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi sull’attuale situazione economica del nostro Paese. E anche sul contesto politico in cui ci stiamo muovendo e ancor di più in cui ci siamo mossi negli ultimi mesi. A conti fatti il presidente degli industriali non le manda a dire sottolineando che le misure degli ultimi mesi si sono rivelate alla prova dei fatti assolutamente insufficienti e inutili nel combattere la terribile crisi che ci sta mettendo in ginocchio. Fino ad arrivare alla frase ad effetto che vede il Nord Italia pronto a cadere nel baratro della crisi.

La sospensione dell’Imu e l’aumento dell’Iva

L’ultimo provvedimento degno di nota del nuovo governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta è arrivato nella giornata di ieri e riguarda le principali questioni economiche. Si tratta, nella fattispecie, del decreto sull’Imu e sul finanziamento della cassa integrazione che è stato firmato per l’appunto nella giornata di ieri da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non si tratta però di un provvedimento in grado di disciplinare la questione interamente in quanto la riforma sulle tasse per la casa è rinviata al mese di agosto.

Letta sul nodo dell’Imu

Si avvicina uno dei primi appuntamenti veramente importanti per il nuovo governo Letta. Ci riferiamo al decreto che porterà alla sospensione del pagamento della prima rata dell’Imu: attenzione, il riferimento a quanto pare, le notizie non sono ancora certe ma le indiscrezioni risultano attendibili come non mai in questa occasione, sarà esclusivamente all’Imu sulla prima casa a causa della brusca frenata degli ultimi giorni in merito all’Imu per le imprese cioè a quella sui capannoni industriali. E tutto ciò ha già portato a prime schermaglie tra Popolo della Libertà e Partito Democratico (leggi anche: L’Imu sui capannoni slitta).

L’Imu sui capannoni slitta

Slitta la sospensione dell’Imu per le imprese. Al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo si sospenderà l’Imu solo sulla prima casa. Queste sono le notizie non ufficiali che filtrano dalle consuete e affidabili voci di corridoio e che quindi, in maniera indiretta, testimoniano una volta di più che è proprio la questione sull’abolizione, o meglio sulla sospensione e sulla modifica di tutto quanto riguarda il pagamento dell’Imu, a tenere in ambasce il governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta. Il terreno dell’Imu diventa il secondo motivo di attrito tra gli esponenti del Popolo della Libertà e del Partito Democratico all’interno del governo in pochi giorni seguendo a ruota la questione della legge contro le intercettazioni.

La priorità IMU

 Il governo Letta dopo aver ricevuto anche la fiducia al Senato è ufficialmente il nuovo esecutivo in carica, anche se già riceve il primo aut aut da parte di Berlusconi che minaccia di ritirare la fiducia se non si darà priorità alla eliminazione dell’IMU e la restituzione del già pagato. Senza mezzi termini arriva così la minaccia dal popolo delle libertà che pretende dall’esecutivo massima attenzione ai suoi otto punti programmatici a partire dalla sua “proposta shock” durante l’ultima campagna elettorale.

(leggi anche … LA RESTITUZIONE DELL’IMU AGLI ITALIANI)

Nuovo record del debito pubblico italiano

 Il debito pubblico italiano fa segnare un nuovo record negativo in crescita da gennaio si è tornati a sfondare il muro dei 2000 euro vista come soglia massima di riferimento. Si era avuto una tregua a fine 2012, ma a causa del sostegno finanziario organizzato dall’Europa nei confronti dei Paesi in difficoltà il debito Italiano è tornato a crescere. Banca d’Italia, nel bollettino di marzo, registra  che il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 34 milioni a gennaio 2013 rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo storico di 2.022,7 miliardi. Nel mese di gennaio la quota dell’Italia per il sostegno ai Paesi nell’area euro in difficoltà è stata di 0,4 miliardi, che si aggiungono a tutti gli aiuti che complessivamente raggingono i 43 miliardi.

Il nuovo redditometro: molto più soft

 Si parla da qualche giorno di nuovo redditometro. In maniera intuibile, non si tratta della notizia più letta non per disinteresse, anzi le questioni di natura fiscale sono quasi sempre al primo posto nelle preferenze dei lettori, quanto piuttosto si è troppo distratti dall’avvicinarsi delle scadenze elettorali e dalle proposte più appassionanti della campagna elettorale (leggi: Monti al Quirinale?). Ma, a conti fatti, c’è una grossa novità in tema di redditometro.

Corte dei Conti: record pressione fiscale dal 1980 aumentata del 125%

 In questi giorni di campangna elettorale, al di là di “proposte shock” dell’ultim’ora, il tema fondamentale resta la questione fiscale del nostro Paese che in Europa primeggia con il 45% di tasse sul prodotto interno lordo. A sottolineare l’importanza del tema però non è soltanto l’agenda politica, ma anche la denuncia della stessa corte dei conti che ha cercato, numeri alla mano, di fare chiarezza e evidenziare le storture del sistema fiscale che rende il nostro Paese non competitivo.

Bruxelles contro l’Imu

Nuove critiche sull’Imu e sulla sua reale efficacia. Questa volta il dissenso non viene da un parte politica che assume la critica all’Imu come bandiera della propria campagna elettorale, ma arriva direttamente dall’estero, e, più precisamente da Bruxelles. La fonte è il rapporto annuale sull’occupazione e gli sviluppi sociali negli Stati membri curata dal commissario Ue al Lavoro Laszlò Andor.

Record entrate fiscali sopratutto grazie all’IMU

 Le entrate tributarie fanno registrare numeri record infatti nei primi undici mesi del 2012 si sono attestate a quotra 378,189 miliardi di euro, con un positivo del 3,8% pari a 13,8 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2011. Questo è quado si apprende da una nota del Dipartimento dell Finanze del ministero dell’Economia.

Legge delega fiscale all’esame della commissione finanza al Senato

In questi giorni si discute il disegno di legge di delega fiscale attualmente all’esame delle commissione Finanza del Senato. Andrebbe a riformare alcuni punti del sistema fiscale italiano, per correggerlo in termini di equità, trasparenza e sviluppo. Gli argomenti trattati spaziano dalla riforma del catasto alla detraibilità degli scontrini fiscali, dalla lotta all’evasione all’imposta unica sulle imprese.

Detraibilità dello scontrino fiscale per la lotta all’evasione

Tra mercoledì e giovedì si discuterà nell’aula del Senato l’adozione o meno del cosiddetto contrasto d’interessi. Questa norma prevede la detraibilità di tutti gli scontrini fiscali emessi per qualsiasi erogazione di servizio o acquisto di beni. Quindi se passasse questo emendamento, inserito da Giuliano Borbolini (PD) all’interno della delega fiscale che ha già ricevuto l’ok dalla commissione finanze al Senato, si potrà scaricare dalla dichiarazione dei redditi anche la cena al ristorante o l’intervento di manutenzione dell’elettricista.