La formazione del governo italiano sembra vicina alla svolta. L’alleanza tra M5S e Lega sta mettendo a punto gli ultimi dettagli per definire il nome del premier. Dopo le battute a vuoto dei giorni scorsi, rispunta l’idea dell’alternanza del premier, per sbloccare la situazione.
La svolta
La svolta ieri, quando l’alleanza quando Di Maio pubblica un video “contro l’Europa”. Nulla di trascendentale ma quanto basta per ridare vigore all’alleanza, che però rinuncia, da parte leghista, all’uscita dall’euro.
Un doppio cambiamento per tornare in pista. E per il premier, le due parti tornano a pensare ad un impegno in prima persone dei due leader. I due alleati tornano ad un’idea passata, e mai tirata veramente fuori, quella dell’alternanza alla guida.
Si torna anche all’alleanza larga. Il contratto siglato dalle due parti vuole essere aperto anche a chi ha desiderio di aderire e dare il suo sostegno.
Il contratto si era arenato su alcuni punti fondamentali. L’uscita dall’euro era il primo punto. La Lega ha fatto dell’uscita dall’eurozona il suo slogan durante le elezioni, mentre i Pentastellati vi avevano già rinunciato da tempo. Ora il Carroccio si adegua alle osservazioni di Mattarella.
Poi le sanzioni alla Russia, da togliere come controparte per la Lega. Infine cancellare parte del debito, chiedendo alla BCE di “bruciare” 250 miliardi di titoli italiani derivati dal QE.