E’ arrivata l’ufficialità per quanto riguarda il comitato per le riforme costituzionali. Nella giornata di ieri, infatti, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’approvazione in via ufficiale del disegno di legge costituzionale che rende operativo il Comitato parlamentare per le riforme costituzionali e per le riforme elettorali e che, nei fatti, sarà il fulcro tematico ed operativo del processo di revisione costituzionale che il nostro Paese e il governo di unità nazionale in senso più stretto si apprestano ad affrontare nei prossimi mesi (leggi: La commissione per le riforme costituzionali).
Il comitato parlamentare
A conti fatti si tratta del primo atto che sancisce nero su bianco l’attuazione di quello che fino a qualche giorno fa era solo un’idea, vale a dire la commissione per le riforme costituzionali voluta dal governo del presidente del Consiglio Enrico Letta. E si tratta anche della commistione ufficiale con quello che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva dettato la settimana scorsa sollevando una fitta serie di polemiche, vale a dire il suo cosiddetto cronoprogramma. Ciò perché le parole nel disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri vi è sia l’istituzione del comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali che il suo programma di lavoro cadenzato con molta precisione.
L’agenda dei lavori
I lavori del comitato parlamentare e la loro calendarizzazione li ha spiegati alla stampa in una conferenza ad hoc l’attuale ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello. Il programma è abbastanza semplice, almeno sulla carta, e prevede che il comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali finisca entro il mese di ottobre 2013 il suo lavoro sui progetti di riforma e che per quella data presenti un’apposita relazione al governo. A quel punto il lavoro passa alle commissioni per le modifiche di sorta e la prima lettura alla Camera è prevista entro un anno, vale a dire per maggio 2014. In seguito la prima lettura al Senato arriverà entro settembre, tornerà alla Camera per ottobre ed antro la fine del 2014 le riforme costituzionali ed elettorali dovrebbero essere terminate (leggi anche: Il cronoprogramma di Napolitano).