Fuochi d’artificio nella giornata di ieri a Milano. Berlusconi avvia l’operazione choc della sua campagna elettorale, fatta di strategia elettorale e mosse poco ortodosse (leggi: L’effetto Balotelli in campagna elettorale), mettendo sempre se stesso di fronte alla platea e accentrando ogni dibattito sulla propria figura e le proprie idee. Significa che ieri è cominciata la fase più forte della campagna elettorale – del resto siamo a 3 settimane dal voto – e che per i prossimi venti giorni la contesa elettorale sarà una battaglia senza esclusione di colpi.
Il ruolo di Berlusconi nella campagna elettorale
Ieri in Fiera a Milano c’era tutto lo stato maggiore del Pdl: Alfano, Brunetta, Lupi, Gelmini, Brambilla e Santanchè. Ma la strategia elettorale del Pdl prevede l’accentramento e il personalismo. E quindi il primo fattore di riflessione è questo: la campagna elettorale del Pdl ha il suo punto cardine nella forza mediatica di Berlusconi, ma il cavaliere riveste, almeno a parole, solo questo ruolo: quello di persuadere gli elettori indecisi e di drenare voti all’elettorato di Monti e Bersani. Perché, di fatto, Berlusconi è sicuro di vincere, ma anche di essere solo un mezzo per far uscire il Paese dalla crisi (leggi: Elezioni 2013: Berlusconi premier?).
L’Imu 2012 agli italiani: ecco come e quando
L’analisi dunque della campagna elettorale del Pdl passa per forza di cose attraverso la comunicatività di Berlusconi, e questa, a sua volta, si alimenta di promesse ad effetto. Ieri Berlusconi ha cavalcato la stessa strategia del 2006. Sette anni fa la promessa fu di abolire l’Ici per la prima casa, ieri la promessa del leader del Pdl è stata ancora più forte: la restituzione dell’Imu 2012 nel corso del primo Consiglio dei Ministri post elezioni. E il provvedimento, nelle parole di Berlusconi, è apparso facile e veloce da realizzare: le quote pagate per l’Imu nel 2012 verranno restituite a tutti gli italiani entro un mese dalle elezioni, in contanti alle Poste o accreditate sul conto corrente bancario. La copertura finanziaria neanche è sembrata un problema dato l’intento di Berlusconi di sottoscrivere un accordo con la Svizzera per la tassazione delle attività finanziarie degli italiani oltre confine: un’operazione in grado di fornire subito 30 miliardi di euro al governo italiano.