Nuovo Presidente della Repubblica e nuovo giro di consultazioni al via. Come dire che nell’ultimo mese non è cambiato nulla perché l’inquilino di Palazzo del Quirinale è di nuovo il già Capo dello Stato Giorgio Napolitano e perché il Presidente ha ripreso le sue attività da dove, più o meno, le aveva lasciate qualche settimana fa (leggi: Le condizioni di Napolitano). A dire il vero Giorgio Napolitano aveva già avviato, e non una sola volta, le consultazioni post elezioni eppure non si era arrivati a nulla di concreto.
Le prime consultazioni di Napolitano
Ricostruiamo l’operato del neo rieletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: a conti fatti dopo la comunicazione del risultato delle elezioni del 24 e del 25 febbraio, l’allora Capo dello stato Giorgio Napolitano aveva avviato il rito delle consultazioni offrendo l’incarico al leader del Partito Democratico Pierluigi Bersani. Bersani, dal canto suo, avvolto all’interno della fase di stallo che il nostro Paese a ben guardare sta ancora vivendo aveva denunciato l’impossibilità a formare un nuovo esecutivo: di qui l’ipotesi interlocutoria di Napolitano che ha di fatto autorizzato un prolungamento delle consultazioni in modo irrituale attraverso il ricorso ai cosiddetti saggi.
Le nuove consultazioni di Napolitano
Le consultazioni cominciate oggi sembrano godere di un abbrivio differente da quelle guidate dallo stesso Napolitano qualche settimana fa. Senza dubbio essere all’inizio del proprio mandato e non in pieno semestre bianco infonde in Napolitano nuova lena e, se vogliamo, una dose di autorevolezza ancora maggiore (leggi: Napolitano bis: favorevoli e contrari). E poi c’è la realtà dei fatti: siamo in uno dei frangenti più problematici della nostra storia repubblicana e la contingente gravità dovrebbe fungere da pungolo per tutte le personalità coinvolte moltiplicando la velocità degli avvenimenti e la responsabilità dei soggetti coinvolti. In queste ore Napolitano è al lavoro: come impone il regolamento le consultazioni sono iniziate stamattina con i Presidenti di Camera e Senato per poi passare in rassegna i leader di tutte le forze politiche rappresentate nel nostro arco parlamentare. Napolitano intervisterà e sonderà tutti per cercare di giungere alla formazione di un nuovo esecutivo nel più breve tempo possibile.