Iniziate ufficialmente le consultazioni, ma non sembra che ci siano le idee chiare ancora, tanto che si fa largo l’ipotesi di votare di nuovo a giugno. Ipotesi avanzata e tempi ristretti, ma i partiti sono ancora fermi sulle loro posizioni ideologiche.
Le posizioni di oggi
Oggi è Salvini a tendere la mano agli avversari politici, dopo lo stop del M5S alla partecipazione di Berlusconi ad un’eventuale intesa.
La Lega aveva chiuso la porta al Reddito di cittadinanza, ma oggi si è detta di nuovo disponibile ad un accordo con i grillini per fare il governo.
Dall’altra parte, in risposta alla chiusura di Salvini dei giorni scorsi, Di Maio si era mostrato disposto a sentire anche il PD, che però ha deciso di restare all’opposizione, e lasciare agli altri l’incombenza di un governo che difficilmente vedrà la luce o potrà comunque navigare in acque calme per molto tempo.
Sì, perché al di là del dialogo, se i 5 stelle non rimuoveranno l’ostracismo al Cavaliere, difficilmente il governo potrà durare cinque anni.
A dirlo anche Salvini, dichiaratosi un “autoesploratore” alla ricerca di una soluzione soddisfacente da portare a Mattarella.
Altrimenti non si potrà che procedere con un governo scelto solo per fare una legge elettorale, ovvero la stessa cosa che la politica italiana si è appena lasciata alle spalle.