Il ruolo del Capo dello stato è molto rilevante in una fase come quella che la vita politica del nostro Paese sta vivendo in questi giorni. E’ un ruolo molto rilevante dal punto di vista strettamente tecnico, per i doveri che i dettami costituzionali gli impongono, ma è un ruolo molto rilevante anche per quanto riguarda l’indirizo che il Presidente della Repubblica mostrerà voler seguire nei prossimi giorni. E, tale indirizzo, il Presidente della Repubblica, lo farà capire attraverso le sue dichiarazioni, i suoi moniti e i suoi appelli alle differenti forze politiche.
Il messaggio di Napolitano
Nell’ottica del messaggio informale – per informale intendiamo non discendente da nessun tipo di obbligo costituzionale – vanno collocati gli appelli alla misura, al realismo e al senso di responsabilità rivolti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla politica italiana. A tutta la politica italiana, quindi a tutte le forze dell’arco parlamentare e, quindi, a tutti i leader che sfileranno tra qualche giorno al Quirinale quando verrà avviato il rito delle consultazioni per la formazione del prossimo esecutivo. Del resto, mai come in seguito all’Ingovernabilità e grande coalizione, Napolitano è al centro di mille diatribe: alcune possibili ma di difficile attuazione, altre assolutamente improbabili.
Le pressioni sul Presidente della Repubblica
Volendo raggruppare in potentissima sintesi i movimenti all’interno dei quali Napolitano rischia di essere tirato, potremmo individuare alcuni punti fondamentali: in primo luogo, ad esempio, c’è la linea del rigore costituzionale. Vale a dire la linea di chi, nel pieno rispetto del diritto costituzionale italiano, si astiene da fare pressioni sul Quirinale riconoscendo a Napolitano la libertà assoluta nell’individuare in prima persona il soggetto cui affidare il diritto di formare il governo alla fine delle consultazioni. Ma molti altri sono quelli che stanno provando a forzare la mano al Capo dello Stato cercando il modo per costringere Napolitano a sciogliere nuovamente le Camere e ricominciare in questo modo la fase di campagna elettorale, dimenticando però, che siamo nel semestre bianco e che Napolitano non può disporre in questo momento del potere di sciogliere le Camere. E, infine, ci sono anche alcune forze politiche che vorrebbero una forzatura colossale della nostra Costituzione cercando di allungare per un tempo ancora da decidere la durata del mandato presidenziale a più dei consueti sette anni (leggi anche: Napolitano bis?).