Tra poco il nostro Paese avrà un nuovo governo. Un nuovo governo di cui ricorderemo in primo luogo la gestazione lunga, laboriosa e piena di colpi di scena: un governo in cui il primo incarico lo aveva dato un Presidente della Repubblica in pieno semestre bianco, anzi agli sgoccioli del proprio mandato, che ha visto il leader del Partito Democratico che aveva ricevuto l’incarico rassegnare le proprie dimissioni e che dovrebbe prendere le mosse nella giornata di oggi. Finalmente, potremmo dire, dato che sono passati ormai più di due mesi dalle elezioni del 24 e del 25 febbraio.
Intesa Berlusconi – Bersani
Nelle stesse ore in cui sta prendendo le mosse il nuovo governo Letta – proprio in queste ore il neo premier incaricato onorevole Enrico Letta sta per salire al Quirinale (leggi: Il risultato delle consultazioni di Letta) per sciogliere la riserva e consegnare nella mani del Capo dello Stato Giorgio Napolitano la lista dei ministri – il leader del Movimento a Cinque stelle Beppe Grillo torna a far sentire la propria voce. E lo fa sempre allo stesso modo: con una critica vivace nei modi e distruttiva nei contenuti. L’ex comico ha sparato a zero contro il prossimo governo Letta, un governo dell’inciucio nato fagli abboccamenti di Berlusconi e Bersani alla presenza di Napolitano. Il quadro che ne produce il leader del Movimento a Cinque stelle è un quadro a tinte fosche in cui, nella sua ottica, tutto è già stato deciso. A tirare i fili, quindi, nella sua ottica, ad essere correi del prossimo scempio sono stati Popolo della Libertà e Partito Democratico (leggi: Governo Letta: sostegno e opposizione).
M5S: Vigilanza Rai e Copasir
In effetti da più parti non si fatica ad immaginare un governo di ampia coalizione che si tradurrà in una squadra di ministri particolarmente trasversale. Fatto sta che, alla base del più recente attacco di Beppe Grillo c’è il dissapore per essere stati tagliati fuori dalla spartizione delle cariche e delle poltrone. L’ultimo casus belli riguarda l’attribuzione di due poltrone di notevole rilevanza come quella del Copasir e della Vigilanza Rai. Il Movimento a Cinque Stelle protesta per non aver ricevuto nessuna di queste due cariche e perché, molto probabilmente, verranno offerte ad altre forze di opposizione al governo Letta come la Lega Nord.