Sciopero virtuale

Finalmente è arrivato un disegno di legge dal governo che per la prima volta fa un po’ di chiarezza in tutto il reparto degli scioperi lasciati completamente allo sbando. Da ormai qualche anno a questa parte gli scioperi del settore dei trasporti hanno ostacolato quasi esclusivamente l’utente finale e non certo l’azienda.

Quello invece che servirebbe una legge che tutelasse i cittadini dal mancato svolgimento dell’attività dei trasporti. Lo sciopero deve penalizzare solamente l’azienda e non il cittadino che vede nei trasporti un punto di riferimento per viaggi di lavoro e di piacere.

Le reazioni all’intervento del premier

L’intervento a tutto campo di Silvio Berlusconi in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa non ha lasciato indifferente il mondo politico.

La maggioranza ha sostenuto in maniera compatta la posizione del premier. Solo il reggente di Alleanza Nazionale Ignazio La Russa si è dichiarato poco propenso a riaccogliere l’UDC fra le file del centrodestra: “Dico sì ma a patto che la smetta di fare la politica dei due forni alleandosi una volta con noi e l’altra con la sinistra”.

La Lega contro le nuove moschee

Uno stop alla costruzione in Italia di nuove moschee islamiche. È la netta richiesta avanzata dal capogruppo alla Camera della Lega Nord Roberto Cota.

Cota ricorda che non esiste alcun tipo di concordato fra la Repubblica e le comunità islamiche, e ritiene indifferibile una moratoria sulla costruzione di nuovi edifici di culto per tutte quelle religioni (ma chiaramente il riferimento è all’Islam) che ancora non hanno proceduto a questo passo formale. In verità, sono diversi anni che si lavora per tale concordato, ma quella musulmana è in realtà una galassia composita in cui è del tutto assente un’istituzione superiore come potrebbe essere la Chiesa per i cattolici.

Mara Carfagna a tutela dell’infanzia

Lasciatasi alle spalle un’estate molto travagliata per il fuoco di fila (anche da parte di colleghi di partito) contro la sua nomina a ministro delle Pari Opportunità, e dopo essersi apparentemente riappacificata con il senatore Paolo Guzzanti, querelato dopo un durissimo editoriale di quest’ultimo nel proprio blog in cui parlava testualmente di “mignottocrazia” con riferimento alla filosofia della compagine governativa, Mara Carfagna ha presentato al Consiglio dei Ministri il suo disegno di legge per l’istituzione di una nuova autorità indipendente nel nostro Paese: il Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza.

Silvio Berlusconi odia il rosso

Da Montesilvano, in provincia di Pescara, il premier Berlusconi, lì per la campagna elettorale in vista delle votazioni regionali, ha attaccato duramente l’opposizione, in particolar modo Antonio Di Pietro, originario della zona, pricipale esponente dell’IDV e magistrato allorquando dovette indagare nel processo “Mani Pulite”.

Proprio questo processo, pur avendo accertato i reati di centinaia di politici dei tempi, con conseguenti condanne per i rei, è stato più volte accusato dallo stesso capo di governo di essere il responsabile del regresso economico del nostro Paese, il quale era riuscito ad assicurare il benessere ai propri abitanti grazie al pentapartito, poi smembrato e distrutto dal suddetto processo, che, sempre per il Primo Ministro, è stato solamente un’azione politica condotta contro la democrazia da magistrati faziosi, che avrebbero voluto consegnare la nostra Nazione nelle mani dei comunisti, portatori di terrore e morte.

Vigilanza RAI, Veltroni messo all’angolo

Se fosse una partita a scacchi, ogni osservatore direbbe che il re di centrosinistra è stato messo in un angolo, pericolosamente vicino a subire lo scacco matto.
La mossa magistrale, e per di più annunciata da tempo, compiuta dalla maggioranza di nominare a capo della commissione senatoriale di vigilanza sul sistema radiotelevisivo un esponente del PD scelto direttamente dal centrodestra ha avuto l’effetto di sparigliare le carte nel già vacillante rapporto fra il principale partito di opposizione e l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.

Come noto, per mesi l’opposizione ha presentato compatta il nome di Leoluca Orlando (IdV) per quella carica, ma la candidatura è stata sempre osteggiata dalla maggioranza perché ritenuta di scarsa garanzia di equilibrio in una materia tanto delicata. Il PD, seppure con crescenti perplessità e frequenti richieste a Di Pietro di cambiare candidato (mai accolte), ha sempre ritenuto l’istanza proveniente dalla maggioranza come un inaccettabile diktat.

Infine, la maggioranza ha votato compatta per Riccardo Villari (PD), ritenendo con questo da un lato di chiudere una partita aperta da troppo tempo e dall’altro di assestare un colpo gravissimo alla leadership di Veltroni.

Camera, lotta ai pianisti e agli assenteisti

Sembra davvero che certe deprecabili immagini che frequentemente vediamo al telegiornale o a “Striscia la Notizia” fra non molto apparterranno definitivamente al passato.
Ci riferiamo al fenomeno dei cosiddetti “pianisti”, ossia quei deputati che votano al posto dei colleghi assenti. Secondo l’attuale sistema elettronico, infatti, di fronte ad ogni poltrona di Montecitorio vi sono i tasti che consentono di votare a favore o contro le proposte di legge o le mozioni in discussione.

Giro di vite contro i graffitari

Non è un tema di cui si parla spesso, ma recentemente è intervenuto lo stesso Presidente del Consiglio in persona a puntare l’indice contro i “writers” (o, più comunemente, i graffitari), ossia quei singoli o quelle bande che per hobby o per semplice vandalismo lasciano scritte e disegni di ogni genere sui muri delle nostre città, e talvolta anche sulle pareti degli edifici di maggior pregio storico e artistico.

Silvio Berlusconi a tutto campo

Com’era facile prevedere, non si è fatta attendere la reazione di Silvio Berlusconi alla manifestazione del Partito Democratico di sabato scorso al Circo massimo di Roma.

Dopo aver dubitato della veridicità della stima dei partecipanti diffusa dagli organizzatori (circa due milioni e mezzo di persone), il Presidente del Consiglio ha riconosciuto la connotazione legittima e democratica dell’evento, ma ha escluso che esso possa in qualunque modo apportare delle modifiche alla linea portata avanti dal Governo nei diversi campi.

Nasce il Servizio Anticorruzione

È stato presentato giovedì 9 ottobre a Palazzo Chigi un nuovo servizio interno al Ministero della Funzione Pubblica: si tratta del Servizio Anticorruzione e Trasparenza, lanciato dal ministro Renato Brunetta con il convinto benestare del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Per motivi di risparmio e di razionalizzazione della spesa pubblica, infatti, è stato recentemente soppresso un ente a sé stante, l’Alto Commissariato Anticorruzione, e le sue funzioni sono state attribuite agli uffici del ministero guidato da Brunetta.

Il lodo Alfano verso il giudizio della Consulta

Non è solo la raccolta delle firme da parte dell’Italia dei Valori per un referendum abrogativo a preoccupare il ministro Alfano: la seconda minaccia per la tenuta della legge che porta il suo nome, e quella probabilmente più pericolosa, è data dal rinvio alla Consulta del giudizio di legittimità costituzionale del lodo.

Già nel 2004, il predecessore dell’attuale norma, il lodo Schifani, fu bocciato dalla Corte Costituzionale per due motivi diversi:

Due piazze contro il Governo

È partita sabato 11 ottobre la raccolta di firma contro l’ormai celebre, controversa legge nota come “lodo Alfano”.

L’iniziativa è stata promossa dall’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, ma è sostenuta da ampi settori del centrosinistra: tutti i partiti che si richiamano al comunismo, la Sinistra Democratica, alcuni pezzi sparsi del Partito Democratico fra cui Arturo Parisi, braccio destro dell’ex premier Romano Prodi e attuale spina nel fianco del segretario Walter Veltroni.