Su Panorama, uscito il 22 giugno, è stata pubblicata un'inchiesta relativa allo spreco delle amministrazioni pubbliche, in particolar modo sulle auto blu.
Noi abbiamo commentato la notizia, dicendo che è inutile fare la morale bacchettona alla Grecia, quando in Italia la situazione è persino peggiore e rischia di precipitare se non si fa qualcosa di concreto al fine di arginare gli sprechi.
Su Panorama, uscito il 22 giugno, è stata pubblicata un’inchiesta relativa allo spreco delle amministrazioni pubbliche, in particolar modo sulle auto blu.
Infatti in Italia il costo annuale per le auto blu è di 8,7 milioni di euro e in Sicilia ci sono i numeri dello scandalo: 90 auto blu, 155 mezzi con autista e 145 autisti.
Se in Piemonte ne sono state tolte quattro e in Toscana 10, la Sicilia resta invece saldamente al comando, seguita dalla Campania che possiede 28 berline.
Gli assessori siciliani sostengono che a loro servano mezzi di rappresentanza poichè hanno funzioni simili a quelle dei ministri e che la Sicilia è una regione a statuto speciale, come a giustificare la spesa inutile.
La giunta infatti fornisce ad ogni dirigente generale un veicolo ed un conducente ed i dirigenti sono uno sproposito: 30 collocati negli anfratti più bui e reconditi della burocrazia isolana.
Dato che, come dicevamo prima, si tratta di una regione a statuto speciale, la regione sostituisce lo stato e nel 1992 la giunta ha deciso di automunire a proprie spese i vertici degli uffici statali di stanza nell’isola.
Ma di fronte a tutto questo spreco, un barlume di speranza ancora c’è, in fatti il presidente della regione Marche ha tolto tutte le auto di rappresentanza ed i vecchi privilegi.
E così gli assessori vanno a lavorare ognuno con la propria macchina, come tutte le persone normali di questo paese.