Riforma del Welfare del 2012

di Gianni Puglisi Commenta

Le futura riforma del welfare vista dal punto di vista del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero.

Ci stiamo interessando, in questi ultimi giorni, alla riforma del mercato del lavoro che, stando alle intenzione del Governo Monti, primo promotore del progetto grazie al responsabile del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, rivoluzionerà completamente, attraverso dinamiche e provvedimenti sino ad oggi impensabili, il futuro mercato del lavoro.

Naturalmente, come si potrebbe facilmente intuire, le riforme riguarderanno anche e soprattutto le politiche sociali, altrimenti definite welfare, ormai strettissimamente collegate alle difficoltà, sia in entrata che in uscita, del mondo del lavoro.

Vediamo, dunque, le proposte del ministro Elsa Fornero in merito alla formazione degli studenti ed agli ammortizzatori sociali dedicati a quanti, il lavoro, rischiano di perderlo.

FORMAZIONE

Considerando che sia l’età pensionabile che le prospettive di vita aumenteranno sempre più, e che dunque non sarà più possibile andare in pensione intorno ai 60 anni, a tutti, ed in qualsiasi momento della propria vita, dovrà essere data la possibilità di qualificarsi o riqualificarsi.

Il concetto di base, quello della Formazione Permanente, è di per sé molto valido. Sarà però compito delle imprese, stante la mancanza di fondi pubblici da destinare a tale scopo, recepire ed applicare, si spera nel miglior modo possibile, i futuri provvedimenti in materia

AMMORTIZZATORI SOCIALI

Per quanto riguarderebbe questo capitolo del mercato del lavoro che verrà, purtroppo, ci è dato conoscere, al momento, veramente poco. Se le misure in tema di forme contrattuali e flessibilità sono da considerarsi, infatti, quali manovra correttive d’urgenza, sia le riforme relative a formazione ed ammortizzatori sociali, soprattutto in considerazione della mancanza di fondi pubblici da destinarvi, sono da considerarsi provvedimenti di più ampio ed esteso respiro che, in un futuro da considerarsi lontano, convoglieranno nella più decisiva e importante riforma del Walfare, sinora solamente annunciata.

Ne la CIGo né la CIGs, dunque, sarebbero al momento in discussione, sebbene questi due strumenti sociali, per loro propria stessa natura, non potranno coprire in eterno le esigenze e le necessità di quanti, a causa della crisi da debito sovrano, si trovano oggi a vivere una situazione di estrema difficoltà.