Continua l'iter di approvazione per il cosiddetto testamento biologico...
Di Virgilio si è detto comunque disposto ad apportare delle modifiche al testo, sulla base delle discussioni che ci saranno alla Camera.
Questa decisione, che viene aspramente contestata dal Pd, prevederebbe l’approvazione di un testo simile a quello approvato già dal Senato il 26 marzo.
Gianfranco Fini, presidente della Camera, ha sempre voluto evidenziare che queste discussioni sul trattato biologico si devono tenere “nel doveroso rispetto del diritto di ogni deputato a esprimersi secondo coscienza”.
Il Ddl Calbrò aveva già avuto l’ok dal Senato, con 150 voti favorevoli, 123 contrari e 3 astenuti: prevede che le volontà del paziente in merito ai trattamenti da ricevere o non ricevere, non sono in nessun caso vincolanti per il medico.
Viene stabilito comunque che nel testamento può farsi riferimento ad alcune forme di trattamenti sanitari in quanto di carattere sproporzionato, sperimentali, altamente invasive o altamente invalidanti, ed in questo caso farà fede la volontà del paziente. Non potranno invece essere inserite indicazioni sull’interrompere l’alimentazione e l’idratazione forzata.