Deciso di ridurre l'acquisto dei Lockheed Martin F-35 Lightning II da parte della Difesa italiana.
Lo scopo, dichiarato, è quello di rendere ognuna delle quattro più importanti forze militari italiane (ovverosia Esercito Italiano, Aeronautica Militare, Marina Militare e Arma dei Carabinieri) maggiormente economica nonché maggiormente efficiente.
A tal proposito, come auspicato da molte delle più importanti forze sindacali italiane nonché dalle principali associazioni nate per la razionalizzazione delle più importanti voci di spesa del Ministero della Difesa, il ministro Di Paola avrebbe deciso di ridurre l’entità del proprio ordine alla Lockheed Martin per l’acquisto dei cacciabombardieri di 5° generazione Lockheed Martin F-35 Lightning II.
La Difesa italiana, a causa del riordino annunciato dal ministro, riuscirà infatti ad acquistare solamente 90 dei 131 velivoli, dal costo unitario di 200 milioni di euro per un totale di oltre 2,5 miliardi di euro, preventivati.
Molti, comunque, continuano oggi a chiedersi se un tale imponente acquisto, specie in periodi di ristrettezze economiche quali quelli attuali, sia veramente conveniente o se, piuttosto, non costituisca un’astuta mossa di riappacificazione con gli Stati Uniti d’America, uno dei principali finanziatori del progetto JSF (Joint Strike Fighter) che avrebbe dato alla luce i moderni Lockheed Martin F-35 Lightning II.