In nessun altro paese europeo i Comuni possono mettere a bilancio i proventi delle contravvenzioni da limiti di velocità...
Fino agli scorsi anni ad occuparsi del posizionamento di questi dispositivi erano soprattutto le polizie municipali, ma è bene far notare come in nessun altro paese europeo i Comuni possano mettere a bilancio i proventi delle contravvenzioni da limiti di velocità come da noi.
Ed infatti dovrebbe essere solo ad appannaggio della polizia l’utilizzo di tali strumenti, ma sopratutto dovrebbero essere utilizzati per prevenire incidenti piuttosto che per fare cassa, come ormai troppi comuni stavano facendo, piazzando tali dispositivi dietro a cespugli o comunque nascosti, o dopo bruschi cambi di limite di velocità.
Ora l’operazione portata avanti dalla Polizia va proprio in questa direzione, l’operazione trasparenza ha uno slogan molto chiaro: meglio prevenire che punire, e a tal proposito sul sito ufficiale della Polizia è disponibile una mappa con tutti i posizionamenti degli Autovelox in Italia.
In totale fino a poco tempo fa i dispositivi erano circa 2000, tra Autovelox (cronometra un piccolissimo tratto di strada e rileva così la velocità), Telelaser (pistola laser, che punta l’automobilista e poi indica subito la velocità) e Provida (filma 500/700 metri di infrazione da un’altra auto), di cui solo 800 controllati dalle Forze di Polizia: è stato stimato che circa 600mila multe effettuate con questi metodi erano il frutto di trappole studiate ad hoc dai vari comuni.
Ora qualcosa dovrebbe cambiare con questa nuova norma.