Le nuove pensioni, nel 2011, sono calate di ben 95.000 unità.
Il dato, naturalmente, prende in considerazione sia le nuove pensioni di anzianità sia quelle di vecchiaia, rispettivamente calate del 20,1% nei primi 11 mesi del 2011 e addirittura del 39,4% sempre tenendo in considerazione il medesimo periodo.
► CALCOLO DELLA PENSIONE CON IL SISTEMA CONTRIBUTIVO
Ciò è da attribuirsi, naturalmente, all’introduzione della finestra mobile, che ha fatto si che chiunque abbia raggiunto gli adeguati requisiti pensionistici nel corso del 2011 possa andare in pensione solamente nel 2012, e all’inasprimento nella valutazione degli adeguati requisiti pensionistici.
Se, infatti, sino al 2010 ci si poteva recare in pensione con età anagrafica equivalente a 59 anni e quota equivalente a 95, nel 2011 ci si è potuti pensionare solamente raggiunti i 60 anni e quota 96.
In virtù, poi, della finestra mobile, i requisiti di anzianità sono spostati a 61 così che, molto presumibilmente, chiunque sarebbe in realtà potuto andare in pensione quest’anno riuscirà a pensionarsi solamente nel 2012.
► CALCOLO DELLA PENSIONE CON IL SISTEMA RETRIBUTIVO
Chiunque, invece, raggiungerà nel 2012 i parametri per il pensionamento, ricadrà nella nuova definizione che la manovra salva-Italia ha dato alle pensioni e, dunque, riuscirà a pensionarsi esclusivamente raggiunti i requisiti di vecchiaia, giacché anzianità, quote e finestra mobile sono state abolite.
Vi è infine da segnalare come il calo delle pensioni abbia indistintamente riguardato sia le pensioni di anzianità che di vecchiaia, sia quelle degli autonomi che dei dipendenti, sia quelle degli uomini che quelle delle donne.