E' stato annunciato ufficialmente che le zone franche continueranno a vivere.
Questo comunicato è abbastanza sorprendente perchè la soppressione delle zone franche qualche mese fa sembrava ormai una cosa certa, sulla base della bozza di decreto legislativo per la riforma degli incentivi, e già c’erano state le solite lamentele.
Come previsto dall’articolo 43 del Dl 78/2010, dove le zone a burocrazia zero coincidono con le “franche urbane“, è previsto che le risorse vengano usate per le iniziative previste dalla manovra estiva di quest’anno.
Quando le due tipologie di zone coincidono le risorse previste per le zone franche sono utilizzate dal sindaco territorialmente competente per la concessione di contributi diretti alle nuove iniziative produttive avviate nelle zone a burocrazia zero.
Le zone franche furono istituite con la Finanziaria 2007, legge 296/2006, dal governo Prodi, come agevolazione per le nuove iniziative produttive in alcune zone del paese, tramite l’esenzione fiscale e contributiva.
Il progetto si era però bloccato perchè le agevolazioni erano troppo ampie e la copertura non sarebbe bastata per tutto.
Dunque la Finanziaria 2007 aveva circoscritto i benefici, poi il milleproroghe del 2009 aveva fissato un tetto di spesa per l’agevolazione. In seguito si è arrivato al decreto 78 e alla bozza di decreto legislativo. Infine siamo giunti al comunicato che ne annulla la cancellazione.