Prevedere l’esito della guerra in Ucraina e le sue implicazioni per il 2025 è estremamente complesso e soggetto a molteplici variabili. Tuttavia, possiamo analizzare alcuni scenari possibili basati sugli attuali sviluppi e tendenze.
guerre e conflitti
Più vicino il “compromesso” di Zelensky con la Russia sulla Crimea e sui territori separatisti
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy ha espresso la volontà di discutere le richieste della Russia a Kiev di riconoscere la Crimea annessa e i territori separatisti filo-Mosca in un’intervista con ABC News pubblicata martedì. “Penso che le voci riguardanti i territori temporaneamente occupati e le pseudo-repubbliche non riconosciute da nessuno tranne la Russia, possiamo discutere e trovare un compromesso su come vivranno questi territori”, ha detto Zelensky.
Nuova rivolta in Egitto
Esplode nuovamente la rivolta in Egitto. Ad oggi sono già due i giorni di manifestazioni che hanno interessato intero Egitto sopratutto nelle città principali. Le dimissioni dell’attuale presidente Mohammad Morsi sono la richiesta ufficiale dei manifestanti che non si riconoscono nel governo di Morsi. Gli scontri più violenti si sono registrati nel Cairo dove è stata incendiata la sede dei Fratelli Musulmani, il partito dell’attuale Presidente. Intanto la prima forza di opposizione del paese, il Fronte di salvezza nazionale ha esortato i circa 2 milioni (fonte stampa araba) di manifestanti che hanno invaso le strade di tutto l’Egitto a non far sfociare le manifestazioni in violenza. L’opposizione esorta però a manifestare ad oltranza e pacificamente fino alle dimissioni del presidente Morsi.
A Mali Hollande invia l’esercito francese contro i terroristi islamici
François Hollande annuncia in una conferenza stampa riunita in poco tempo all’Eliseo, l’inizio della controffensiva francese nei confronti di gruppi terroristici islamici. Tutto ha avuto inizio nel pomeriggio di oggi ha affermato il presidente francese, precisando che questa azione militare rispetta totalmente il contenuto della risoluzione Onu sul Mali e quindi si sta agendo nel rispetto del diritto internazionale.
L’ONU riconosce la Palestina
Ieri l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la richiesta palestinese di diventare uno stato osservatore non membro all’ONU. L’appello di Abu Mazen all’assemblea è stato molto accorato e esplicito invitando gli stati a votare a favore per certificare la nascita dello stato di Palestina e indirizzare il cammino di questa nazione verso la pace con Israele.
L’Italia vota sì la risoluzione per la Palestina stato osservatore all’ONU
Nel pomeriggio il governo Italiano, durante l’assemblea generale delle Nazioni Unite, ha annunciato attraverso un comunicato dal titolo “Risoluzione Palestinese all’ONU, l’italia vota a favore” (www.governo.it), la propria propensione a votare si nei confronti della risoluzione ONU che riconosce la Palestina come “stato osservatore non membro”.
Riprende il conflitto arabo-israeliano a Gaza è nuovamente guerra
Nuovi venti di guerra tra Israeliani e palestinesi. Tre persone sono morte a Kiryat Malachi a sud d’Israele. Queste sono le vittime dell’attacco palestinese in risposta all’uccisione avvenuta ieri pomeriggio di uno dei capi di Hamas Ahmed Al-Jabari, comandante delle brigate al-Quassam, colpito da un missile mentre era a bordo della sua auto durante i continui raid israeliani lungo la striscia di Gaza che ad ora hanno causato 13 vittime e un centinaio di feriti.