Accordo Italia -Francia raggiunto

Dopo le dichiarazioni che la Francia ha rilasciato ieri, in merito alla situazione dei migranti, in cui ha detto che coloro i quali verranno pescati in flagrante con in mano il permesso di soggiorno temporaneo rilasciato dalle autorità italiane, in territorio francese, verranno riaccompagnati in Italia, le prospettive di un roseo dialogo tra le due nazioni risultava difficilmente auspicabile, ma sembra che le due parti abbiano trovato un accordo.
Oggi il ministro dell’Interno, Roberto Maroni ha infatti incontrato il suo alter ego francese Claude Gueant con il quale è giunto ad un accordo, per il quale sia la Francia che l’Italia dovranno pattugliare le coste della Tunisia, affinchè altri clandestini non entrino abusivamente nei due paesi.

FRATTINI: Si “no fly zone”, ok usare basi italiane

CHE COS’E’ LA “NO FLY ZONE” E COSA PREVEDE IL TRATTATO ITALO-LIBICO
“No Fly Zone” è una parte di cielo in cui vige un divieto di volo. Questo divieto può essere limitato, in contesti militari, al solo transito di aerei civili. Oppure può essere istituito in casi di potenti calamità naturali, come accadde con la nube di cenere vulcanica proveniente dall’Islanda che, l’anno scorso, creò gravi disagi al traffico aereo.
Per attuare questo divieto in un contesto come quello della Libia bisognerebbe prima ricorrere a un’azione militare con il fine di neutralizzare armamenti e basi logistiche del “colonnello” Gheddafi, con bombardamenti: “no-fly zone” è quasi un eufemismo giornalistico che indica un’azione di guerra. Dopo aver distrutto le basi nemiche si procederebbe a far sorvolare e sorvegliare la zona.

Obama limitazione uso armi nucleari

Quella che sta per iniziare in Usa è una piccola rivoluzione, ancora una volta portata avanti da Barack Obama.

Come anticipato al New York Times, nel corso di un’intervista tenuta nello studio Ovale della Casa Bianca, gli Stati Uniti nei prossimi 5-10 anni si impegneranno a limitare l’uso di armi atomiche.

Come detto da Obama stesso, la nazione manterrà tutti gli strumenti necessari per garantire che il popolo americano sia salvo e sicuro.

Petrolio iracheno alle compagnie straniere

E’ di oggi la notizia che conferma alcune suppozioni insorte da molti sulla motivazione che ha portato gli Stati Uniti e gli stati alleati ad invadere l’Iraq e far cadere la dittatura del sunnita Saddam Hussein.

Il 29 e 30 Giugno infatti il governo iracheno concederà le licenze alle compagnie petrolifere estere per lo sfruttamento dei giacimenti per i prossimi 20 anni.

Primo convoglio di aiuti per il Congo

Un convoglio delle Nazioni Unite è arrivato nel territorio della Repubblica Democratica del Congo per portare aiuti ad alcune delle 250.000 persone vittime dei combattimenti.

Si tratta del primo aiuto per le persone che si trovano nei territori controllati dalle forze ribelli di Laurent Nkunda.

L’esercito di Nkunda la settimana scorsa ha instradato i militari congolesi nella zona attorno a Goma, capitale delle restie province settentrionali del Kivu.