La tragedia di eri del Ponte Morandi di Genova è un dramma umano, ma anche economico e logistico. Oltre ai 39 morti, e i numerosi feriti, ci sono ora anche le considerazioni.
La A10, ora interrotta, è un nodo strategico per tutto la Penisola. Il ponte collegava la zona portuale ed aeroportuale con il resto del paese. Genova è forse il porto più importante d’Italia. Il paese non può fare a meno di questo collegamento, ma ci vorranno anni prima di costruire alternative valide.
Il Governo chiede dimissioni e multe
Questa mattina il Governo è tornato a parlare delle responsabilità. Questa mattina, il Ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha ipotizzato la revoca della concessione ad Autostrade SpA per la A10, e una multa da 150 milioni di euro.
Secondo il ministro, la concessione potrebbe passare all’Anas. Anche altri esponenti si sono detti favorevoli alla revoca della concessione.
Per Di Maio vanno rivisti tutti i contratti per valutare se la revoca delle concessioni sia fattibile su tutte le tratte autostradali. Dello stesso avviso anche Salvini, che inoltre parla di rivedere i vincoli europei per scorporare le spese sulle infrastrutture a rischio.
Le infrastrutture a rischio non ci sono sono in Italia, ma in tutto l’Occidente. La maggior parte infatti furono costruite negli stessi anni. Gli Stati Uniti hanno grossi problemi, così come altri paesi.