In Italia la disoccupazione avrebbe raggiunto il più alto valore mai registrato dal 2001, anno durante il quale, come forse qualcuno ricorderà, il succitato istituto di statistica cominciò ad elaborare le proprie serie storiche trimestrali sull'andamento della disoccupazione.
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Oltre alla curiosità statistica, però e purtroppo, vi sarebbe da segnalare come il dato desti preoccupazione tra gli analisti e come l’opinione pubblica, anche e soprattutto in virtù dell’inquietante contemporaneità della divulgazione dei dati ISTAT sulla disoccupazione e dei dati EUROSTAT sul peso della busta paga degli italiani, argomento del quale ci occupammo in un nostro articola della settimana scorsa, sia rimasta letteralmente sconcertata alla notizia che un Paese come il nostro, industrialmente e tecnologicamente tra i più avanzati, goda ancora oggi di buste paga inconsistenti nonché di un livello di disoccupazione, pari al 9,2%, da considerarsi pressoché inaccettabile.
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Particolarmente complicata, poi, sarebbe la situazione per i giovani italiani, ovverosia per le persone di età compresa tra i 15 ed i 24 anni, poiché all’interno della categoria i disoccupati, in rialzo dello 0,1% rispetto a dicembre 2011, sarebbero addirittura il 31,1%.
Ci consola, ma solamente in parte, venire a conoscenza del fatto che nessun Paese dell’Eurozona stia meglio di noi e che la disoccupazione dell’area euro, attesa al 10,4%, avrebbe raggiunto il 10,7% conquistando il trista primato di dato più alto mai registrato, addirittura, dal 1999.