In particolar modo, stando a quanto sarebbe stato possibile sin qui appurare, all'emergenza terremoto verranno destinati ben 91 milioni di euro nel corso dei restanti mesi del 2012 e quasi 74 milioni di euro nel corso di tutto il 2013.
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Nonostante, infatti, i tagli, in taluni casi pressoché lineari ed orizzontali, decisi dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e dall’intero esecutivo sulla base delle indicazioni del commissario alla Spending review Enrico Bondi e dei titolari dei singoli Ministeri, siano stati in più di un’occasione giudicati del tutto inadeguati, bisognerebbe comunque affermare, sulla scorta di quanto dichiarato in questi giorni da Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, che il Governo Monti si sarebbe per lo meno mosso nella giusta direzione.
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Giusta direzione, anche a nostro personale avviso, non solamente poiché avrebbe consentito allo Stato italiano di risparmiare ben 26 miliardi di euro, distribuiti nel corso dei prossimi tre anni, bensì anche, e soprattutto, poiché avrebbe permesso al Governo Monti di stanziare ben 165 milioni per la ricostruzione delle Regioni e delle Province recentemente colpite dal terremoto.
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In particolar modo, stando a quanto sarebbe stato possibile sin qui appurare, all’emergenza terremoto verranno destinati ben 91 milioni di euro nel corso dei restanti mesi del 2012 e quasi 74 milioni di euro nel corso di tutto il 2013.
Questo ingente stanziamento, però, non verrà casualmente distribuito tra le Regioni maggiormente colpite dal sisma bensì a queste ultime, ovverosia Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, verrà data una determinata percentuale dei su indicati fondi, rispettivamente equivalente al 95, al 4 ed all’1% del totale, calcolata sulla base della preliminare conta dei danni sin qui effettuata.
Non appena quest’ultima verrà ultimata, infatti, le su indicate percentuali potranno venir modificate giacché solamente allora si potrà davvero conoscere la reale entità e gravità delle lesioni subite dai soggetti, dai capannoni e dai territori coinvolti dallo sciame sismico che, per un lungo periodo di tempo, sembra veramente destinato a durare in eterno.
Vi sarebbe da segnalare, infine, come grazie a questo consistente stanziamento economico il Governo Monti dovrebbe riuscire a coprire completamente, e senza alcun corrispettivo, addirittura l’80% delle spese che tutte le aziende della zona, siano esse emiliane, romagnole, lombarde o venete, sosterranno, entro i prossimi 4 anni, allo scopo di ricostruire o ristrutturare tutti i propri immobili danneggiati, quando non addirittura rasi completamente al suolo, dal terremoto.