Anche se sarebbero vietati, i nuovi voucher non sono vietati in via del tutto esclusiva per le aziende agricole. È questo quello che emerge dal testo.
Anche se sarebbero vietati, i nuovi voucher non sono vietati in via del tutto esclusiva per le aziende agricole. È questo quello che emerge dal testo del decreto, che fa alcune eccezioni per quel che riguarda studenti e pensionati. Per il governo questo è un modo per offrire lavoro ad alcune categorie svantaggiate, ma in realtà il testo appare confuso in quanto non sono comprensibili i limiti delle prestazioni occasionali previsti in questo caso.
I nuovi voucher, chiamati Presto, sono dei veri contratti di lavoro occasionale, attivabili on line. Le aziende che vogliono usarli non possono avere più di 5 dipendenti, e valgono una retribuzione oraria netta di 9 euro. Per le aziende agricole, voucher possono essere utilizzati per i pensionati, anche con pensione d’invalidità, gli studenti fino ai 25 anni, i disoccupati e i percettori di integrazioni al reddito. Questi lavoratori non devono essere iscritti negli albi anagrafici dei lavoratori agricoli. Le aziende possono anche essere non stagionali, e possono avere qualsiasi fatturato, ma quello che non chiarisce la legge, è il limite dei 5 dipendenti, il che rende molto oscuro l’utilizzo dei voucher, che potrebbero essere impiegati anche dalle grandi aziende agricole, con numerosi vantaggi. Ma ancora non si sono chiesi i necessari chiarimenti da parte dei sindacati.