Manifestazione pro salute a Taranto

di Gianni Puglisi Commenta

E' logico, dunque, aspettarsi che la popolazione manifesti, anche in maniera caotica e disorganizzata, allo scopo di salvaguardare il futuro proprio e dei propri figli.

Parlando e discutendo di Ilva e Taranto si parla e si discute, ormai quotidianamente e senza soluzione di continuità, dei disagi che la definitiva chiusura dell’acciaieria, da fine luglio sottoposta a sequestro preventivo in seguito alla sentenza del giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco, potrebbe arrecare alla comunità tarantina che, improvvisamente, potrebbe trovarsi privata di una fondamentale fonte di lavoro e di sostentamento.

I SUICIDI DELLA CRISI ECONOMICA

La situazione, come ci si potrebbe facilmente immaginare, è così grave e e ormai così deteriorata che il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero si sarebbe impegnata a fare tutto il possibile, ovverosia quanto in proprio potere, per consentire all’acciaieria di riaprire i battenti e la propria regolare produzione quanto prima.

RECORD FALLIMENTI PMI NEL 2011

E’ logico, dunque, aspettarsi che la popolazione manifesti, anche in maniera caotica e disorganizzata, allo scopo di salvaguardare il futuro proprio e dei propri figli.

POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI DELLA CRISI ECONOMICA

E’ meno logico, e dunque totalmente inatteso, scoprire che la popolazione di Taranto starebbe in queste ore manifestando a favore della magistratura con la convinzione che un impianto di produzione talmente inquinante dovrebbe chiudere, e lasciare tutti disoccupati, piuttosto che continuare a mietere vittime.