
Questa percentuale deve essere inoltre applicata indipendentemente dalle ore di lavoro notturne effettuate dall’impiegato.
Questa percentuale deve essere inoltre applicata indipendentemente dalle ore di lavoro notturne effettuate dall’impiegato.
Non ci saranno più consegne di posta al sabato, esclusa quella “pregiata”, ossia telegrammi e raccomandate.
Proprio oggi, lunedì 12 luglio, come scritto già su Piazzaffari, saranno recapitate sul tavolo dei sindacati e lettere con i licenziamenti, che come detto, sono solamente il primo passo del piano esuberi triennale 2010-2012.
E’ quanto dichiarato ufficialmente dal presidente della Commissione Ue José Manuel Durao Barroso.
D’altro canto l’Italia ha definito inaccettabile questa decisione, annunciando che farà ricorso al diritto di veto.
Si può parlare dunque di un accordo separato, con le sigle Fim, Uilm, Fismic e Ugl che hanno sottoscritto il nuovo documento presentato dall’azienda del Lingotto torinese.
Secondo quanto emerso nelle scorse ore sarà previsto un solo gradone unico, che porterà in un colpo solo l’età pensionabile dai 61 anni attuali direttamente a 65 anni.
In precedenza si era anche parlato dell’ipotesi di procedere per gradi, con uno scalino intermedio a 63 anni, per poi passare a 65 nel 2012.
Circa due terzi degli italiani non superano i 20 mila euro annui, secondo le dichiarazioni al Fisco. Solamente l’1% dei dichiaranti supera i 100 mila euro annui, pagando il 18% del totale dell’imposta.
Innanzitutto vediamo chi ha diritto al bonus: i co.pro. che possono usufruire del bonus avranno diritto ad una cifra pari al 30% del reddito preso nel 2009, però fino ad un massimo di 4.000euro.
Adesso professionisti, lavoratori dipendenti, pensionati e datori di lavoro possono utilizzare i documenti e le istruzioni per compilare la dichiarazione dei redditi dell’anno 2009, con le certificazioni necessarie.
Una forte diminuzione si registra soprattutto tra i lavoratori dipendenti con 52.132 nuovi assegni contro i 120.626 dell’intero 2008.
Le pensioni di vecchiaia invece sono aumentate, i privati andati in pensione sono stati 152.546, vale a dire più 63,1% rispetto ai 93.512 del 2008, ma in forte calo rispetto ai 210.940 previsti. Quindi quello che emerge da questi numeri è che nel 2009 si è rimasti a lavorare più a lungo dei limiti previsti dalla legge, 65 anni per gli uomini e 60 per le donne.
Questo nuovo decreto interessa quei lavoratori che versano l’acconto, sia che essi siano autonomi o dipendenti.
Questo risparmio del 20% spetta a imprenditori, professionisti, soci di società di persone e pensionati o lavoratori dipendenti che hanno una seconda entrata, che può anche essere data da lavori occasionali, da locazione, da redditi di immobili ecc…
I datori di lavoro che hanno sfruttato questa possibilità e hanno messo in regola i propri dipendenti pagando un importo fisso di 500 euro entro il 30 settembre, potranno ora versare all’INPS in un’unica soluzione o a rate l’importo dovuto.