Per creare un partito è necessario presentare prima di tutto un simbolo che va depositato assieme ad uno statuto
Prima di tutto un partito politico è un’associazione di persone che sono accomunate dallo stesso obiettivo politico, o meglio, da una comune visione sulle questioni fondamentali riguardanti la conduzione dello Stato e della società o anche solo su temi più specifici.
L’attività del partito politico si assolve attraverso la vita pubblica e ha per contesto prevalente quello elettorale.
Detto ciò, per creare un partito è necessario presentare prima di tutto un simbolo che va depositato assieme ad uno statuto da un notaio, il quale manderà il tutto agli organi competenti per controllare che lo statuto non contravvenga alla legge e che il simbolo non sia copiato.
Partendo poi dal presupposto che l’articolo 49 della Costituzione dice che ogni cittadino ha il diritto di associarsi liberamente in un partito per poter concorrere alle elezioni, le modalità per costituirne uno sono le stesse che vengono utilizzate per la creazione di un’associazione.
I neo partiti politici, però non possono presentarsi sottoforma di organizzazioni paramilitari, non possono presentare la forma di associazionismo segreto, non possono essere finalizzate alla ricostituzione del partito fascista.
La raccolta delle firme in realtà, serve per la presentazione di liste alle elezioni, ma non serve per la fondazione di un partito.
Le firme servono solo nel caso in cui ci si presenti con lista civica e quindi apartitica per presentarla alle elezioni ed il numero delle firme varia a seconda del tipo di elezione alla quale ci si presenta: comunale, provinciale o nazionale.
Ovviamente i partiti storici non raccolgono ogni anno le firme, in quanto, dopo molti anni di permanenza in Parlamento, non vi è più bisogno di una certificazione di questo tipo.