In questo modo il voto è stato rimandato a data da destinarsi...
E’ stato deciso dalla conferenza dei capigruppo della Camera di dare il via in aula alla sola discussione generale con i tempi contingentati.
In questo modo il voto è stato rimandato a data da destinarsi, quindi come minimo al mese di settembre prossimo, dal rientro dalla pausa estiva.
La legge sulle intercettazioni, tanto voluta dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo animate discussioni e rinvii, potrebbe ora anche essere cancellata in maniera definitiva. Proprio Berlusoni qualche giorno fa aveva dichiarato che il testo del ddl è stato snaturato nel corso dei mesi, ed in questo modo non ha più alcun senso.
Il provvedimento sarebbe dovuto tornare al Senato per confermare le modifiche introdotte a Montecitorio, ma le aspre critiche che ha ricevuto hanno fatto slittare il voto.
Secondo alcuni maliziosi del centro-sinistra, il ddl non avrebbe più alcun senso di essere votato, perchè alcune delle intercettazioni che si volevano nascondere sarebbero già uscite sui giornali nel frattempo.