Le 600mila imprese obbligate a fare la dichiarazione ambientale possono tirare un sospiro di sollievo...
A spuntarla dunque alla fine è stato il ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
In questo modo le 600mila imprese obbligate a fare la dichiarazione ambientale possono tirare un sospiro di sollievo evitando pesanti sanzioni per la mancata presentazione nei termini previsti.
Questo caos è venuto a crearsi proprio a causa di un errore del governo, che già da settimane aveva annunciato la proroga per ridefinire i moduli della dichiarazione pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale solo nella giornata di mercoledì scorso, tra l’altro con molte schede mancanti.
La Prestigiacomo aveva presentato il decreto legge tre settimane fa, ed era stato bloccato dal Consiglio dei ministri per l’opposizione del ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Il decreto legge prevede inoltre la sanatoria per le dichiarazioni già presentate sulla base del modello approvato con il Dpcm del 2 dicembre 2008 e la redistribuzione delle emissioni di CO2 per i nuovi entranti nel sistema di scambio delle quote.
Questo decreto va in soccorso degli operatori che avrebbero diritto alle quote ma non possono acquisirle per l’esaurimento della riserva nuovi entranti, pari a 21,7 milioni di tonnellate di CO2.