Dubbi sulla costituzionalità della legge sulla fecondazione assistita

di Gianni Puglisi Commenta

Il tema della fecondazione assistita torna a far discutere. Tutto è partito dal dubbio insinuato dal Tribunale civile di Firenze sulla costituzionalità..

Il tema della fecondazione assistita torna a far discutere. Tutto è partito dal dubbio insinuato dal Tribunale civile di Firenze sulla costituzionalità della norma della legge 40 relativa alla fecondazione assistita e che vieta alle coppie sterili di accedere alla fecondazione eterologa, ossia di utilizzare ovuli o seme donati da persone esterne alla coppia.

Inutile dire che nel mondo politico si è immediatamente creata una spaccatura tra i diversi schieramenti politici. Paola Binetti, parlamentare dell’UdC, ha commentato la notizia ricordando che una risposta al quesito posto dal Tribunale di Firenze è già arrivata dal referendum popolare del 2005, quando gli italiani hanno espresso parere negativo.


Risposta pressoché immediata alle parole di Paola Binetti è arrivata da Filomena Gallo, l’avvocato che assiste la coppia che ha fatto ricorso al tribunale, secondo cui Binetti dimentica che il referendum non ha raggiunto il quorum e quindi non è stata manifestata nessuna volontà popolare.

Dello stesso parere anche Ignazio Marino del PD, secondo cui bisogna cambiare al più presto la legge: “La legge è stata approvata sei anni fa con motivazioni puramente ideologiche, senza tenere conto né delle esigenze delle coppie con problemi di infertilità, né della salute delle donne, ma soprattutto ignorando le possibilita’ che la scienza mette a disposizione della medicina. Esistono oggi opportunita’ che escludono i problemi etici, perche’ si continua invece a fare finta di nulla?“.