Le intercettazioni imbavagliate del Ministro Severino

di Gianni Puglisi Commenta

Nonostante il governo sia radicalmente cambiato, le forze politiche e parlamentari, per quanto epurate dai propri più controversi elementi dalle elezioni amministrative di inizio maggio 2012, sarebbero rimaste pressoché le stesse di novembre 2011.

Nonostante il governo sia radicalmente cambiato, le forze politiche e parlamentari, per quanto epurate dai propri più controversi elementi dalle elezioni amministrative di inizio maggio 2012, sarebbero rimaste pressoché le stesse di novembre 2011.

I PROCESSI DI BERLUSCONI

Ciò, come avremmo avuto modo di osservare in un numerose altre occasioni, avrebbe causato non pochi problemi di governance al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti poiché, nonostante gli schieramenti parlamentari siano usciti completamente scombussolati dalla disfatta dell’ex Premier Silvio Berlusconi e del berlusconismo, sarebbe ancora costretto a subire le ingerenze delle più differenti forze politiche che, per lo meno su alcuni argomenti, parrebbero non voler davvero compiere nessun passo indietro.

SENTENZE FUTURE SILVIO BERLUSCONI

E’ il caso, a dire il vero piuttosto scandaloso sebbene, in realtà, non sia ancora stato deciso, in via definitiva, assolutamente nulla, della pubblicazione delle intercettazioni che, grazie al ddl proposto dal Ministro della Giustizia Paola Severino, potrebbero vedersi affibbiare l’ennesimo, e forse definitivo, bavaglio.

PROCESSI A SILVIO BERLUSCONI

Sostanzialmente, stando a quanto comunicato in questi giorni dai quotidiani, il testo redatto dal Ministro Severino, qualora, nonostante le possibili revisioni, dovesse venir approvato nella propria originaria sostanzialità, prevederebbe l’impossibilità, punita finanche con la reclusione sino a 3 anni, degli organi di stampa non solo di pubblicare le intercettazioni, che poi andrebbero comunque distrutte, relative a persone ed eventi terzi rispetto a quelli direttamente imputati ed indagati, bensì anche, e soprattutto, gli atti del processo che, in definitiva, non potrebbero nemmeno venir riassunti al lettore piuttosto che allo spettatore.