Le Regioni italiane, stando a quanto recentemente dichiarato da Giovanni Pitruzzella ai cronisti dell'Huffington Post Italia, rappresenterebbero un vero e proprio ostacolo per lo sviluppo economico e sociale dell'Italia nonché per la modernizzazione e l'efficienza del nostro Paese.
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E questo, purtroppo, non solamente a causa, come dimostrato dai più recenti avvenimenti giudiziari, delle fatture gonfiate, dei favori personali, dei bilanci incomprensibili e delle spese folli a cui si lascerebbero andare, verosimilmente senza controllo alcuno, gruppi e consiglieri regionali di tutta Italia bensì anche, e soprattutto, a causa della strenua opposizione di tutte le singole Regioni al processo di liberalizzazione avviato e promosso a livello centrale.
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Esempio classico di codesta realtà dei fatti è rappresentato dalle aziende municipalizzate attive nel settore dell’energia elettrica che, nonostante l’ormai avvenuta e completa liberalizzazione del mercato dell’energia a livello nazionale, ancora stenterebbero sia a privarsi del proprio indiscusso monopolio sia a partecipare alle più differenti aste che, stando a quanto dichiarato da Pitruzzella stesso, rappresenterebbero una delle più innovative ed immediate soluzioni all’aumento dei prezzi.
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Giovanni Pitruzzella, alla vigilia della presentazione della cosiddetta Segnalazione (in merito alla quale avrebbe dichiarato: “La Segnalazione individuerà settori dove, nel pieno rispetto dell’esito referendario e delle sentenze della Corte Costituzionale, è possibile aprire alla concorrenza. Uno strumento efficace che può aiutare la crescita del mercato e dare benefici ai consumatori”) si sarebbe riferito al Governo Monti utilizzando le parole Monti Uno, lasciando di conseguenza intendere la propria approvazione per un eventuale Monti Due.
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