La Commissione Europea ha dato il via ad una consultazione pubblica per trovare il migliore approccio per garantire a tutti i cittadini della UE la disponibilità dei servizi di telecomunicazione di base.
La Commissione Europea ha dato il via ad una consultazione pubblica per trovare il migliore approccio per garantire a tutti i cittadini della UE la disponibilità dei servizi di telecomunicazione di base.
Ad oggi le norme che regolamentano questo settore risalgono al 2002, quando Internet come lo conosciamo ora (banda larga) non era ancora così diffuso, infatti le norme si riferiscono quasi totalmente alla sola telefonia.
La Commissione vuole vedere se è necessario aggiornare tali norme per garantire alle popolazioni delle zone rurali o periferiche, oltre che alle fasce a basso reddito, un accesso alla rete telefonica e a Internet.
Saranno fondamentalmente quattro gli aspetti che la Commissione terrà presente ossia: gli elementi di base del servizio universale, la banda larga, la flessibilità nazionale e l’approccio coordinato a livello UE, il finanziamento.
L’UE chiederà se è possibile operare con soluzioni più efficaci, come per esempio la concorrenza in un mercato delle TLC aperto o altri approcci strategici.
L’UE valuterà anche qual’è il migliore equilibrio tra un intervento coordinato a livello europeo e la necessità di garantire la flessibilità a livello nazionale.
La consultazione durerà fino al 7 maggio prossimo e se necessario seguiranno proposte legislative entro la fine dell’anno.