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Ci si chiederà, comprensibilmente e vista la confusione generatasi, in queste ore, intorno alla vicenda, in cosa, precisamente, consista il fatto contestato, sino ad ieri, anche al nostro premier e cosa riguardi, con esattezza, il suddetto processo.
Ci si chiederà, comprensibilmente e vista la confusione generatasi, in queste ore, intorno alla vicenda, in cosa, precisamente, consista il fatto contestato, sino ad ieri, anche al nostro premier e cosa riguardi, con esattezza, il suddetto processo.
Il Pd, infatti, come dichiarato dal capogruppo alla Camera Dario Franceschini, avrebbe tutte le intenzioni di opporsi, in ogni maniera legalmente possibile, all’approvazione di una legge considerata una vera e propria porcheria e per la quale l’opposizione avrebbe presentato oltre 400 emendamenti.
Le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori dell’istituto sono davvero sorprendenti.
IL REFERENDUM
Dal nuovo testo della finanziaria 2011/2014, infatti, sarebbero stati esclusi il dimezzamento del numero di parlamentari nonché l’abolizione delle province.
Continuando, dunque, nel solco tracciato, vogliamo oggi spiegare cosa sono i delitti di omessa solidarietà, tra i quali rientrano l’abbandono di minore e l’omissione di soccorso.
La gravità morale di simili atti, ovviamente, è chiara a tutti, ma una breve revisione delle leggi che tutelano la persona offesa, o i familiari della vittima, ci sembra d’obbligo affinché si chiariscano, una volta per tutte, concetti a volte di difficile esplicazione.
IL DELITTO D’ONORE
I tassi stabiliti dagli usurai, così si chiamano colo i quali mettono in pratica queste forme di barbarie, sono solitamente così alti da non poter essere quasi mai restituiti, costringendo il debitore ad accettare trattamenti di sfavore (la vendita di oggetti di sua proprietà a prezzi decisamente inferiori a quelli di mercato), o addirittura violenti, pur di vedersi estinguere il debito.
Secondo l’ordinamento giuridico italiano, così come stabilito dal codice di procedura penale, si ha estorsione nel caso in cui un soggetto, detto estorsore, costringa un soggetto terzo, contro la propria volontà, a compiere qualche atto, o qualche omissione, che rechi danno al secondo favorendo economicamente il primo.
Nel caso in cui, invece, il reo non abbia il possesso dell’oggetto sottratto indebitamente si configurerebbe il reato di furto.
La differenza, sottile, tra i due reati, sta nella specificazione che viene data ai termini di possesso e di proprietà.
L’insolvenza fraudolenta, secondo l’ordinamento giuridico italiano, è quel reato secondo il quale un soggetto, nascondendo la propria indigenza o mentendo in merito alla propria situazione economico-finanziaria, contrae un debito con il proposito di non adempiere ai propri obblighi diventando, così, insolvente.
La differenza con la truffa sta nel fatto che, in questo caso specifico, il colpevole non agisce utilizzando i raggiri e gli inganni tipici della prima.
Alcuni di questi sono il falso in bilancio, che fa crollare il rapporto di fiducia da imprese pubbliche o private, e loro gestione, e la collettività, oppure ancora l’evasione fiscale, che fa ricadere su molti, in termini di disservizi, la mancata corresponsione delle tasse da parte di un’oligarchia di furbetti che, tramite sotterfugi più o meno elaborati riesce a farla franca sempre e comunque.