Angelino Alfano è salito al Quirinale per presentare la riforma della giustizia...
L’incontro è durato circa due ore. Come dichiarato dallo stesso Alfano, è stato illustrato il disegno di legge di riforma della Costituzione in materia di giustizia.
Napolitano ha ascoltato, ha preso atto ed ha svolto considerazioni di carattere generale, che sono state recepite dal Guardasigilli.
Secondo le novità dell’ultim’ora nel nuovo testo sarebbe scritto che i magistrati sono direttamente responsabili degli atti compiuti in violazione dei diritti, alla pari degli altri funzionari e dipendenti dello Stato, quindi il cittadino potrà citare direttamente le toghe in giudizio e non lo Stato come ora.
La bozza include anche un’aggiunta all’articolo 113 della Costituzione: nei casi di ingiusta detenzione o di altra indebita limitazione della libertà personale, la legge regola la responsabilità civile dei magistrati che si estende allo Stato.
Inoltre i Csm diventano due, uno per i giudici e uno per i Pm, tutti e due presieduti dal Capo dello Stato. Il nuovo testo dice anche che l’ufficio del Pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale secondo i criteri stabiliti dalla legge.