Sono sospese dalla data 31 marzo 2010 tutte le agevolazioni per gli abbonamenti postali a libri, quotidiani e periodici.
Il 31 marzo era quindi l’ultimo giorno valido per gli sconti tariffari previsti per la spedizione dei prodotti editoriali. Questa decisione era comunque prevista da tempo, vista l’impossibilità di sostenere ulteriormente gli oneri, a carico dell’Erario, per i rimborsi a Poste Italiane.
Come si legge nelle premesse del provvedimento, nell’anno 2009 è risultato uno scostamento al rialzo del volume totale delle agevolazioni tariffarie effettivamente praticate superiore al 10% e quest’anno le risorse disponibili per le compensazioni (50 milioni di euro), non bastano a coprire gli esborsi previsti.
Nei soli primi tre mesi del 2010 i crediti maturati da Poste per l’applicazione delle tariffe agevolate a favore dell’editoria e del terzo settore, ammontano già a circa 50 milioni di euro, cioè quasi quanto tutti quelli previsti per l’intero anno.
Comunque, il decreto del ministro Scajola lascia uno spiraglio per poter determinare tariffe agevolate per i residui periodi dell’anno 2010, anche se le speranze sembrano essere praticamente nulle.
Sono arrivate ovvie critiche dalla Fieg, la federazione italiana editori di giornali e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, secondo le quali ci sarà l’effetto di far gravare sugli editori questo onere.