Scontro Grasso – Travaglio

 Ieri durante la puntata di Servizio Pubblico su La7, Marco Travaglio ha più volte nominato in causa il neo Presidente del Senato Pietro Grasso, esponendo alcune perplessità sulla sua nomina a procuratore nazionale antimafia che avvene ai danni di Gian Carlo Caselli. La critica di Travaglio non è andata giù al neoeletto Grasso che ha pensato bene di chiamare in trasmissione, per la gioia di Santoro, e invitare Travaglio ad un confronto televisivo nell’immediato.

La Fiat condannata all’assunzione di 145 dipendenti

E’ notizia di questi giorni che la Fiat, la più importante azienda italiana produttrice di automobili, sarebbe stata recentemente costretta, dai giudici del tribunale ordinario di Roma, ad assumere ben 145 dipendenti, 19 dei quali dovranno altresì godere di un sostanzioso indennizzo pari a quasi 3.000, che secondo l’accusa sarebbero stati ingiustamente discriminati.

La CGIL si mobilita contro il Governo Monti

Chi non si sarebbe ancora rassegnato al Governo Monti e al fatto che, volenti o nolenti, sino al 2013 dovremo accettare le decisioni dell’uomo scelto, lo ricordiamo, direttamente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per migliorare i conti dell’Italia cercando, in questo modo, di porre un definitivo freno all’incedere della crisi economico-finanziaria, sarebbe la Confederazione Generale Italiana del Lavoro di Susanna Camusso.

La replica de La Repubblica a Marina Berlusconi

A far davvero scalpore, negli scorsi giorni, sarebbe stata l’intervista che Marina Berlusconi, figlia dell’Ex Premier Silvio Berlusconi nonché presidente del gruppo editoriale Arnoldo Mondadori Editore (carica alla quale presiederebbe, ininterrottamente, sin dal 2003), avrebbe recentemente rilasciato ai giornalisti de La Stampa.

Spider Truman svela i segreti e il Governo smentisce

Dopo le prime scottanti rivelazioni di Spider Truman riguardo i privilegi economici della casta come i mezzi di trasporto gratuiti, le auto blu, i tesserini dati dal CONI per l’accesso illimitato a tutte le manifestazioni sportive del paese, le tariffe del cellulari convenienti, le automobili vendute scontate dal prezzo di listino, le carte di credito Gold illimitate e i conti correnti con interessi stratosferici,che il blogger ha documentato con tanto di fotografie su Facebook, gli italiani sembrano essere molto indignati.

Come fondare un partito politico

Dopo aver spiegato come bisogna fare per entrare in politica, oggi vogliamo spiegare come si bisogna fare per fondare un partito politico.
Prima di tutto un partito politico è un’associazione di persone che sono accomunate dallo stesso obiettivo politico, o meglio, da una comune visione sulle questioni fondamentali riguardanti la conduzione dello Stato e della società o anche solo su temi più specifici.

Regolamento sul diritto d’autore approvato dall’Agcom

Oggi l’Agcom ha approvato, con sette voti a favore, il nuovo schema che regolamenta il diritto d’autore ed il testo che è stato approvato è esposto per 60 giorni, a partire da oggi alla consultazione pubblica.
L’Agcom ha concordato che non vi sarà nessun tipo di inibizione per l’accesso ai siti web, ci saranno costi ridotti per i contenuti digitali e si potrà fare ricorso al giudice in qualsiasi momento della procedura.

The Economist contro Berlusconi atto II

Ritorniamo ancora a parlare dell’articolo apparso sull’Economist di oggi, in cui si fa un’analisi molto schietta di quello che è il governo Berlusconi e di ciò che ha fatto in concreto per il nostro paese.
The man who screwed an entire country”, ossia “l’uomo che ha fregato un intero paese” è il titolo dell’articolo che è il seguito ideale di quello intitolato “Unfit to lead Italy“, in cui già sette anni fa il settimanale inglese analizzava il perchè Berlusconi fosse inadatto a governare l’Italia.
Lo speciale di quattordici pagine spiega in modo dettagliato i motivi per il quale Berlusconi non è stato in grado di guidare il nostro paese fuori dalla crisi, in quanto è stato troppo preso dai processi a suo carico e dal Bunga Bunga, parla della bassa crescita economica, dell’alto tasso di disoccupazione giovanile, del debito pubblico con il PIL al 120%, il terzo più alto tra i paesi ricchi e il tasso di impiego femminile più basso d’Europa.

L’Economist contro Berlusconi, “l’uomo che ha fregato l’Italia”

Il settimanale inglese The Economist oggi ha fatto uscire un editoriale non molto edificante sul nostro presidente del Consiglio e sull’immagine che questi ha dato dell’Italia al resto del mondo.
L’articolo si intitola “The man who screwed an entire country” che tradotto letteralmente significa, l’uomo che ha fregato un intero paese e quello che segue è un’analisi dettagliata di quello che è stato il governo di Berlusconi dal 1994 ad oggi.
Dopo aver specificato che è stato il primo ministro in carica con “maggiore anzianità di servizio“, solo dopo a Mussolini, l’articolo spiega per quale motivo Berlusconi non è la figura adatta a guidare l’Italia e perchè non lo è stata in tutti questi anni.