A far la fine di Termini Imerese, secondo le indiscrezioni, sarebbero potuti essere gli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano
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A far la fine di Termini Imerese, secondo le indiscrezioni, sarebbero potuti essere gli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano (quello del famigerato accordo poi esteso, con una mossa a sorpresa, a tutti gli impianti italiani della Fiat).
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Eppure, nella tarda mattinata di oggi, sarebbero giunte le smentite, congiunte, sia dei vertici della Fiat, nelle persone di Sergio Marchionne e John Elkann, sia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella persona del ministro Elsa Fornero.
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I primi, però, piuttosto che smentire ufficialmente la notizia, avrebbero puntato il dito contro il sito Affari Italiani semplicemente confutando i piani industriali, assolutamente ipotetici e privi di qualsivoglia fondamento, che sarebbero stati pubblicati dal su indicato sito in un recente articolo.
Affari Italiani, dunque, potrebbe aver sbagliato nei tempi, nei modi e nei dettagli ma, mancando una secca smentita ufficiale da parte dei diretti interessati, potrebbe aver colto nel segno riassumendo la sostanza delle ultime dichiarazioni, quelle si, ufficiali, dei vertici Fiat.
La smentita del Governo Monti, inoltre, pur autorevole com’è giusto che sia ci sembra fuor di luogo e, sostanzialmente, inaffidabile in considerazioni di alcuni fatti, ormai assodati quali il succitato accordo e l’uscita della Fiat da Confindustria, che dimostrerebbero come l’azienda italiana sia al di fuori di ogni controllo.