Gianfranco Fini non si dimette

Secondo il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini ha tra le mani un patto coi magistrati si apprende sulle pagine del Corriere.it. Silvio Berlusconi sostiene infatti che Gianfranco Fini sarebbe disposto ad ostacolare la riforma della giustizia che comprende anche alcuni emendamenti sui magistrati per il solo scopo di essere tutelato dal punto di vista legale.

Matteoli convoca tavolo per viabilità

COSA E’ SUCCESSO?
Il ministro dei trasporti e sindaco del comune toscano di Orbetello Altero Matteoli ha convocato un incontro con vertici e dirigenti di Anas, Autostrade per l’Italia, Ferrovie dello Stato e Protezione Civile: scopo dell’incontro indagare sulle responsabilità dei disagi e blocchi di treni e autostrade nei giorni scorsi e capire “cosa è successo”. L’incontro avverrà nell’ufficio del ministero in ore pomeridiane.

Federalismo accordo tra Regioni e governo

Regioni e governo hanno trovato l’intesa sul decreto sul federalismo fiscale in Conferenza Unificata, il quale contiene anche i costi standard sulla sanità.

Dell’intesa si è detto entusiasta Roberto Cota, che ha definito l’accordo un fatto epocale. Secondo il governatore leghista del Piemonte è molto positivo che tutte le Regioni abbiano dato parere favorevole. Con il federalismo le Regioni ora hanno la propria autonomia, fondamentale per gestire le proprie politiche.

Berlusconi sicuro di poter allargare la maggioranza

Silvio Berlusconi è a Bruxelles in occasione del Consiglio Europeo, ed è stato proprio questo il primo evento per poter parlare e potersi godere il successo del voto di fiducia ottenuto il 14 dicembre in Parlamento.

Il premier è sicuro di poter allargare la sua maggioranza di governo e di poter anche vincere nell’ipotesi che si tornasse a votare, infatti come ha dichiarato nonostante abbia vinto per soli tre voti, poi nella notte ne ha già recuperati altri otto

Pdl al lavoro su venti nuovi arrivi

Dopo il passaggio di quattro deputati finiani alla maggioranza, cioè Catone, Polidori, Moffa e Siliquini, che hanno pesato molto sul voto di fiducia, ora il Pdl prova addirittura a soffiare all’opposizione altri deputati per cercare di allargare il centrodestra, o perlomeno per cercare di rubare voti al centrosinistra.

Stando alle ultimissime indiscrezioni, è emerso dal vertice del Pdl di ieri sera che ci sarebbero addirittura 20 deputati sui quali la maggioranza starebbe lavorando, per cercare di sottrarli all’opposizione.

Nasce ufficialmente il terzo polo

E’ nato ufficialmente il terzo polo, formato da 100 parlamentari, con la convinzione di essere pronto a fare un’opposizione responsabile.

Il nome potrebbe essere Polo della Nazione o Polo per l’Italia ma questo non è importante. A formare il nuovo polo sono Udc, Fli, Api, Mpa, Libdem, repubblicani e liberali, che daranno vita al coordinamento del nuovo raggruppamento centrista.

Berlusconi allargamento ai deputati delusi

Dopo aver ottenuto la fiducia Silvio Berlusconi può anche esprimere giudizi che potevano sembrare più che azzardati fino all’altro ieri.

Durante la prima intervista della giornata, nel corso della Telefonata con Maurizio Belpietro, il premier ha detto che il terzo polo non ha più grandi prospettive dopo il voto di ieri, ed ha ribadito che si è trattato di una vittoria politica, non solamente numerica come invece vogliono descriverla i finiani (“con soli tre deputati di vantaggio non si va da nessuna parte”).

Wikileaks: Romani favorisce Mediaset

Mentre la politica italiana è in attesa del voto di fiducia al governo, sul quotidiano spagnolo El Pais è stato pubblicato un nuovo documento facente parte dei cables resi noti da Wikileaks, riguardante il governo italiano visto dall’ambasciata Usa a Roma.

Secondo queste rivelazioni, il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, in carica dal 4 ottobre di quest’anno, ma alla data dei fatti (inizio 2010) vice ministro con delega alle comunicazioni, avrebbe messo in atto azioni per favorire Mediaset ai danni di Sky.

Fiducia si va alla conta alla Camera

E’ arrivato il giorno decisivo per il governo, con il voto di fiducia che si sta svolgendo in questo momento a Palazzo Madama, dove il risultato è praticamente già scontato.

In seguito alle dichiarazioni di voto, i senatori sfilano sotto i banchi della presidenza per pronunciare il loro sì o no all’esecutivo Berlusconi.

Bossi rilancia le elezioni

Il discorso di Silvio Berlusconi al Senato ha dato il via alla due giorni che si concluderà domani con il voto di fiducia al governo.

Il premier ha lanciato un appello ai moderati affinchè si possa creare un nuovo patto di legislatura con le forze moderate, rispettando la volontà degli elettori espressa nel 2008, però il presidente del Consiglio è anche andato oltre, dicendosi disposto ad allargare fin da subito la squadra di maggioranza.