
Alto Adige, il trionfo della destra

Dopo aver dubitato della veridicità della stima dei partecipanti diffusa dagli organizzatori (circa due milioni e mezzo di persone), il Presidente del Consiglio ha riconosciuto la connotazione legittima e democratica dell’evento, ma ha escluso che esso possa in qualunque modo apportare delle modifiche alla linea portata avanti dal Governo nei diversi campi.
L’attenzione di Veltroni e degli altri oratori si è concentrata soprattutto sui temi caldi del momento, dalla scuola al precariato fino all’emergenza-salari. Non è mancata una frase ad effetto riportata da tutti gli organi di stampa: “L’Italia è un Paese migliore della Destra che lo governa”.
Ma la sua ultima “picconata” ha destato un notevole clamore misto a sdegno. In un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, il senatore a vita avrebbe invitato (data la delicatezza dell’argomento, il condizionale è d’obbligo) il ministro degli Interni Roberto Maroni ad usare i metodi forti contro i manifestanti del settore scolastico, sia studenti che docenti.
Obama è ritornato nella città dove, due mesi fa, ha accettato la candidatura e ha richiamato decine di migliaia di persone in piazza, cercando così di solidificare il suo sostegno.
Si stima che l’organizzazione abbia speso circa 150000 dollari in abbigliamento, make-up e accessori vari per Sarah Palin e la sua famiglia.
Un cospicuo numero di scienziati, nutrizionisti e esperti di aiuti umanitari, infatti, sostengono che la patata dovrebbe svolgere un ruolo essenziale per quanto riguarda l’alimentazione dei paesi in via di sviluppo nei quali, a loro avviso, dovrebbe essere coltivata una maggiore quantità di questi ortaggi, che sono perfettamente in grado di integrare o addirittura sostituire il grano, spedito da lontano e il cui prezzo continua ad essere in costante aumento.
Il premier, sostenuto da tutta la maggioranza, ha contestato duramente le voci che sono circolate in questi giorni inerenti i tagli all’organico, bollandole a tutti gli effetti come menzogne.
Berlusconi ritiene che sulla riforma Gelmini ci sia stato in parte un errore di comunicazione del Governo e in parte un’opera di mistificazione da parte dell’opposizione, dei centri sociali e dei sindacati.
Il nodo cruciale, com’è evidente, è dato dalla controversa riforma della scuola targata Mariastella Gelmini, introdotta per decreto appena poche settimane fa.
Il completo censimento dei campi, avviato nella primavera scorsa (fu uno dei primissimi atti del governo Berlusconi-quater), sta arrivando ad una fase cruciale: nonostante le durissime prese di posizione adottate dall’opposizione, da molte associazioni di volontariato e persino dalla Chiesa Cattolica, Maroni ha ugualmente proseguito lungo la strada intrapresa.
Dopo la dura presa di posizione del premier Silvio Berlusconi, è intervenuto pesantemente il commissario europeo all’Ambiente, Stavros Dimas, che si è dichiarato “allibito” dalle parole di Berlusconi.
Dimas non solo contesta nel merito le cifre fornite da Berlusconi (oneri annui pari a circa 18 miliardi di euro) ma anzi ritiene che l’Italia avrà tutto da guadagnare dal pacchetto-clima, poiché la nostra economia avrebbe margini enormi di crescita derivanti dalla riconversione energetica.